Napoli Comicon 2024: John Romita Jr. e Claudio Castellini si raccontano

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Lo si riconosce subito. Anche in mezzo a una folla di persone lo riconosceresti immediatamente. Possiede quel sorriso tipicamente americano si si vede solamente nei film americani, un magnetismo quasi fisico che colpisce immediatamente. Anche il portamento è quello di un uomo tutto d’un pezzo che ricorda vagamente le persone di una volta. Petto all’infuori e un’aura “potentissima”. John Romita Jr. (di cui vi consiglio Daredevil L’uomo senza Paura) muove con sicurezza, come se il Napoli Comicon fosse un posto a lui famigliare. Saluta tutti e, sempre sorridendo, si siede vicino a Nicola Peruzzi e un super carico Claudio Castellini (di cui vi consiglio Il buio oltre le stelle su Amazon). Anche lui, disegnatore storico italiano, emana un’aura veramente imponente e molto americana. È infatti il primo italiano a lavorare per la Marvel. Con lui inizia la cosiddetta “Italian Invasion”, che oggi vede il suo grande periodo d’oro.

Entrambi i pesi massimi del fumetto sono pronti, entrambi sono battaglieri e sorridenti. Eppure John Romita Jr. ha quel qualcosa in po’ che è impossibile da spiegare. Il suo è un tipo di magnetismo veramente magico e particolare. Certe cose si vedono e si percepiscono, non si scrivono.

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Daredevil: L’uomo senza Paura

Quella avvenuta al Napoli Comicon 2024 è stato un talk in cui il ritmo serrato la faceva da padrona. Le domande giuste di Peruzzi incalzavano, divertivano e incuriosivano e i due sembravano totalmente al loro agio.

In fondo, di interviste ne hanno viste parecchie durante il corso della loro lunghissima carriera. Tante interviste non sono però riuscite a rovinare le emozioni di entrambi, che sorridono, rammentano un passato ormai troppo distante e si lasciano a dei momenti di nostalgia. Si viaggia nel passato giustamente perché il maestro Romita Jr. ha avuto un padre talentuoso. Un vero e proprio maestro del fumetto Marvel e lo stesso Jr. ammette che non è stato sempre facile crescere con un peso massimo così grande come padre. Da una parte si aveva sempre l’orgoglio verso il proprio genitore e dall’altra parte c’era la costante consapevolezza di non poterlo mai superare.

“Lavora con i piedi per terra” dice John, con il sorriso stampato sul viso. Dice di lavorare con la consapevolezza di non poter mai superare un gigante per genitore (ma potremmo declinare questo aforisma a tanti altri concetti), ma suo padre lo ferma un attimo. Lo ferma dicendogli che così non va affatto bene, che deve pensare solo al disegnare, all’essere se stessi.

Questo lo sprona ad andare avanti a testa alta, a combattere, ma senza troppa fatica. Perché in fondo si tratta di un lavoro pagato ed è controproducente lavorare più del necessario. Sorride ancora una volta parlando con Claudio, che al contrario è un grande stacanovista. Lui è uno di quelli che si diverte come un bambino a disegnare, inventare e creare l’effetto “WOW”. Un po’ come Valerio Schitti se ci pensate.

La cover di Amazing-Spider-Man-41 per napoli comicon firmata da John Romita Jr
La variant cover di Amazing Spider-Man 41 firmata da John Romita Jr.

John ascolta il suo collega, ma resta fermo sulla sua idea di non dover esagerare con il lavoro. Claudio ammette che diversi colleghi gli fecero già notare questo.

Arriva la domanda sull’ego. Quella un po’ fastidiosa, ma necessaria. In fondo, parliamo di due pesi massimi nell’ambiento del disegno e del fumetto. Due uomini che l’arte non la capiscono soltanto, ma la vivono. Eppure John risponde in modo cristallino.

“Come posso avere un grande ego, quando mio padre, che è infinitamente più grande di me non ha mai avuto un grande ego.”

Una risposta sincera, che si interfaccia ancora una volta con il suo passato. Con un genitore considerato da molti come uno dei migliori in assoluto è doveroso tirare fuori qualcosa dal passato. Entrambi gli artisti ricordano alcuni momenti in cui hanno definito l’arte nei musei qualcosa che loro non possono nemmeno toccare. Un mondo a parte. Ovviamente non sono d’accordo, ma questa è un’altra storia, perché il fumetto è una grande espressione dell’arte.

John è chiaramente un animale da palcoscenico. Sa benissimo come ci si muove, come ci si pone e fino a che punto bisogna aprirsi. A un certo punto, prende in mano lui l’intervista e chiede ai lettori una domanda forte, importante e molto fumettisti.

“Cosa guardate di più in un fumetto? Il disegno o la sceneggiatura?”

Domanda John Romita Jr.

Questo perché il maestro Romita Jr. sa di non essere il massimo dei massimi in campi dei dettagli, ma ammette tranquillamente di saper leggere le sceneggiature e rielaborarle secondo uno schema suo. Uno schema che crea un dinamismo e un certo pathos all’interno delle proprie storie.

L’intervista si conclude e i due artisti escono, lasciano a Napoli qualcosa più delle copie firmate, dei bellissimi aneddoti e dell’americanità. I due lasciano delle emozioni, ma soprattutto delle lezioni di vita.

Due artisti John Romita Jr e Claudio Castellini al Napoli Comicon
John Romita Jr e Claudio Castellini

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".