NBA 2K22 – Recensione

NBA 2K22 cover
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L’autunno per un videogiocatore vuol dire nuove uscite di tutti i generi. Il periodo pre-natalizio è sempre pieno di giochi adatti per ogni palato ed è anche il periodo del nuovo NBA 2K. L’avventura dei ragazzi di Visual Concepts non si è mai fermata, migliorando di anno in anno in determinati punti. Un vero e proprio tornado narrativo che univa la totale simulazione con delle storie realistiche e interessanti. Abbiamo visto ogni pretesto per entrare nel NBA e con NBA 2K22 le carte in tavola cambiano leggermente. Abbiamo davanti a noi un mondo nuovo e un modo nuovo di concepire le storie.

Sulla cover è presente il giovanissimo Luka Dončić dei Dallas Mavericks. Oltre a lui potete trovare anche altri volti veramente leggendari. Parlo di atleti del calibro di Kevin Durant, Dirk Nowitzki e Kareem Abdul-Jabbar.

Piccola curiosità: iniziai a seguire l’NBA tifando proprio i Dallas. Con tempo il mio sguardo si è spostato sui Warriors, ma i Mavericks restano quel primo amore che porto ancora dentro.

NBA 2K22

Inizio parlando della parte principale del gioco, la modalità carriera. Stavolta gli sviluppatori hanno deciso di farci approcciare a un modo nuovo di concepire la storia. Non c’è una linearità narrativa e dovremo andare da un personaggio all’altro sulla grossa nave per scoprire qualcosa di qualcuno. Si tratta di un percorso simile a quello visto nei vari GDR e sinceramente è difficile da giudicare questa modalità. Ovviamente dopo le partite alcuni filmati ci racconteranno alcune linee narrative e anche qui, avremo delle risposte multiple dalle quali poi dipenderà l’andamento della nostra partita.

La narrazione è comunque leggermente sottotono rispetto ai capitoli precedenti, dove l’attenzione verso il mondo sportivo scolastico e successivamente quello professionale era al centro dell’attenzione. Sono comunque buoni i personaggi che ruotano attorno al protagonista e alcuni di questi conquistano grazie alla loro totale stranezza. Come ad esempio la PR che ci congeda senza parlarci più.

La nave del gioco sostituisce il quartiere e diventa il centro nevralgico di tutta l’esperienza online, ma al momento sembra che qualcuno non funzioni a dovere. La sua grandezza spaventa, ma anche delude leggermente. Doveva essere un vero e proprio parco giochi e punto d’incontro tra i giocatori, ma sembra più un cantiere in piena costruzione. A conti fatti, l’unico luogo pieno di gente è il piano superiore con i parchetti. Per il resto abbiamo davanti a noi un luogo che deve ancora diventare qualcosa di importante e grande.

Ci sono tanti piani da esplorare, ma poco da vedere e da fare per ora. Anche il piano con la sala giochi poteva essere sfruttato al meglio, mentre per ora sembra non avere molto da dire e soprattutto con dei giochi così limitati da non invogliarci ad andarci. Da questo punto di vista bisognerebbe prendere spunto dal franchise Yakuza e dai suoi mille giochi. In una sala giochi ci starebbero benissimo i vecchi titoli 2K e di Visual Concepts. Titoli per console come Dreamcast, Snes e così via.

NBA 2K22

La parte femminile del gioco diventa sempre più grande, ma risulta essere ancora troppo distante dalla qualità del basket maschile. Bisogna però dire che la strada da percorrere è quella giusta e magari l’anno prossimo avremo due campagne da brividi.

Non mancano altre modalità di gioco come la partita veloce da disputare contro gli amici o il computer. La parte del General Manager continua a essere presente, ma in modo sempre meno evidente. Purtroppo siamo lontani dalla bellezza contenutistica di qualche anno fa. Presente anche tutta la parte con le carte da gioco (My Team), che ormai fa parte dell’immaginario sportivo e che nel bene o nel male fa parte della parte da streaming.

Va detto che per la creazione del proprio personaggio c’è la solita possibilità di creare una propria copia partendo dall’applicazione mobile. Ogni anno è un vero e proprio casino perché avendo una barba piuttosto vistosa, il sistema non riesce a riconoscere il volto e quindi ci perdo molte ore dietro a questa feature. Stavolta devo dire che il problema non persisteva perché l’applicazione non era ancora presente negli store online. Ho atteso qualche giorno, ma niente. A distanza di due settimane, però, l’applicazione è comparsa all’interno dello store.

La parte più importante del gioco di basket è ovviamente il suo gameplay. Da questo punto di vista ci troviamo davanti a un nuovo perfezionamento del realismo. Creare qualcosa di nuovo sarebbe ovviamente impossibile, ma gli sviluppatori, hanno comunque limato i vecchi difetti, ne hanno creati di nuovi e hanno impostato tutto sulla fluidità umana.

Questo vuol dire che i nostri movimenti saranno realistici fino all’ultimo scatto in avanti o alla difesa dalla marcatura stretta. Questo rende il gioco molto più difficile in certi punti e delle volte vi troverete a tirar giù i santi per colpa dei giocatori che non vi faranno uscire da alcune zone, facendovi commettere un fallo.

NBA 2K22

Ciò che risulta essere completamente diverso dalle precedenti edizioni è la modalità di tiro. Stavolta tirare è molto più difficile e necessità di una certa precisione e soprattutto dell’ottimo tempismo. Questo da un lato è un’ottima novità per la serie, ma dall’altra parte preclude al gioco di essere davvero capace di sfidare gli altri nel mondo esport. Avere dei cambiamenti così profondi di capitolo in capitolo rende i vecchi team e campioni di nuovo dei novellini. Forse unificare tutti i prossimi capitoli dalla modalità di tiro sarebbe una cosa buona.

La fisica è comunque veramente ottima e restituisce fedelmente il movimento del pallone in ogni frangente. È sorprendente di quanto sia buona la qualità nonostante la vecchia generazione di console.

NBA 2K22 al livello grafico non sorprende in modo definitivo, ma fa comunque molto piacere nel vederlo. Tutti i modelli poligonali sono parecchio realistici e rendono al meglio l’andamento delle partite. La pelle dei giocatori gronda sudore ed è impossibile non notare tutti quei piccoli dettagli che avvicinano NBA 2K sempre di più al fotorealismo che tutti tanto desideriamo.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".