Non Stancarti di Andare – Recensione

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Alcune storie sono fatte per raccontare le gesta di eroi che lottano per salvare il mondo. Ci sono storie che parlano di castelli immaginari e di cavalieri e draghi. Altre storie ancora raccontano di crimine e di vendette, ma ci sono altre storie che talvolta sfuggono agli occhi del lettore meno attento. Racconti in cui si combatte per sopravvivere, ma non per questo si sopravvive all’esperienza o si salva qualcuno. A volte, nemmeno la propria anima si salva, anche se da fuori questa guerra appare in un modo differente, facile da criticare.

Facendo questa piccola introduzione voglio mostrarvi un graphic novel di Teresa Radice e Stefano Turconi che bisognerebbe leggere almeno una volta nella vita, Non Stancarti di Andare edito da BAO Publishing. Una lettura che ti prende, ti stritola e ti divora dall’interno, lasciando un senso di amara felicità colma di tristezza.

Non Stancarti di Andare

Quella di Iris e Ismail è una storia d’amore nata per caso, durante un viaggio a Damasco e sbocciata poi come un fiore. I due vivono il loro momento di pura felicità, che ormai dura da molto tempo e alla fine decidono di trasferirsi in Italia nel comune ligure Borgio Verezzi e di iniziare una vita insieme. Ismail deve però ritornare nella sua terra natia, la Siria, proprio sul fiorire di quel conflitto che successivamente diventerà uno dei più sanguinosi e che continuiamo a vedere tutt’ora. Il giovane dovrà lottare contro mille impedimenti che lo metteranno alle strette, lo abbatterà e lo obbligherà ad andare avanti, verso quel barlume di speranza qual è Iris. Dall’altra parte avremo Iris, che non saprà niente del suo fidanzato, ma scoprirà di essere incinta e le sue paure e titubanze cresceranno di ora e in ora. La sua vita vedrà poi il riavvicinamento di una madre mai presente e forse un po’ troppo libertina. Questo fino allo scoprire la sua storia, perché alla fine tutti noi siamo delle storie da scoprire e capire.

Non smettere di Amare

Parlare di Non Stancarti di Andare non è facile e non dovrebbe esserlo. L’opera affronta una svariata quantità di temi di grande importanza ed è difficili far prevalere qualcosa. Sicuramente il tema principale è l’amore e l’umanità che unisce un po’ tutti noi. La tratta degli schiavi fa venire in mente quel buon Fabrizio Gatti che anni fa percorse il viaggio in prima persona, documentando tutto all’interno del libro Bilal. Due storie che trattano molti destini, molte vite che fuggono da un conflitto in cerca di speranza, che qualcuno non troverà. Teresa Radice ve l’ho già presentata con un ottimo Il Porto Proibito (che ha vinto anche il premio Micheluzzi tra l’altro). La sua sceneggiatura è qualcosa che rimarrà dentro il lettore per molto tempo. Testi maturi e mai banali, una conoscenza dei luoghi, ma sopratutto una descrizione veritiera di quel che è l’essere umano. Molto interessante inoltre è la sua rappresentazione del tema religioso, che ovviamente gioca dal lato musulmano e quello cristiano. A tratti sembra quasi di guardare in film e allora il cervello inizia a creare addirittura le voci per tutti i personaggi.

Le matite e i colori sono invece di Stefano Turconi, il compagno di Teresa ed eccelso disegnatore. Lo abbiamo visto anche in Leonid (edito da Star Comics), sui testi di Frederic Brrémaud. Anche stavolta lui non si smentisce e dimostra di essere un artista tutto d’un pezzo. Capace di raccontare ogni punto di vista e ogni momento con estrema, lucida chiarezza. Le sue figure hanno dei tratti delicati e sinuosi, sopratutto per quanto riguarda i corpi femminili, ma durante le fasi più drammatiche, ha la capacità di rendere tutto molto cupo e triste. Qui vengono in aiuto le ottime facciali che caratterizzano i personaggi con le loro gioie e i loro dolori. I colori usati sono come le precedenti volte quelli delicati che riportano in un mondo fatto di pastelli. La delicatezza di un’alba che colora le vallate siriane toglie il fiato non solo a Iris, ma anche al lettore, che finirà per appassionarsi al graphic novel (in cui ci sono molti spunti di lettura storia e documentazioni riguardanti i migranti e i desaparecidos).

Autore:Teresa Radice (storia)

Stefano Turconi (disegni)

Editore:BAO Publishing
Genere:Drammatico
Prezzo:27.00€
Data:2017

 

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".