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Da quando ho cominciato l’esperienza da giocatore più accanito, almeno nella fase dell’adolescenza e inizio della vita da adulto, la mia prima regola era ed è tutt’oggi la flessibilità. In quanto se ce qualcosa di nuovo da far esperienza, indipendentemente se ti piaccia oppure no, ti aiuta a crearti un bagaglio culturale sempre maggiore che poi ti aiuterebbe in contesti più variegati.
Parlare di Octopath Traveler 2 risulta per me arduo in quanto, le caratteristiche che porta appresso nel gioco sono molteplici e parlarne di tutte quante risulterebbero lunghe. In che modo? Gli sviluppatori si sono impegnati nel creare un esperienza sempre maggiore, partendo da una trama decisamente più complessa e un apparato di gameplay da non sottovalutare, direi di iniziare perché in caso contrario non finiremmo più con l’introduzione.
Un mondo pieno di protagonisti
Parlare delle storie risulterebbe ridondante, complicato e pieno di spoiler in quanto ci sono ben 8 varianti di personaggi che permetterebbe non solo di esplorare due aree vicine dello stesso continente, che condividono informazioni e mappe ma culturalmente sono diverse in quanto le aree sono talmente vaste, che visitarne tutte sarà molto impegnativo. Bisogna dire che non tutti hanno avuto modo di provare il primo episodio, come il sottoscritto, e riproporre un seguito diretto in termini narrativi a persone come me avrebbe confuso in un poche situazioni quindi, si è voluto modificare il modo di narrare.
Però vedendo le varie trame potremmo conoscere le realtà più variegate, da Hikari che è un figlio di un imperatore fino ad arrivare a Throné che è un assassina. La scelta di avere un mondo con storie multiple, in grado di iniziare quando vogliamo e dal personaggio che preferiamo è una scelta azzeccata in quanto, non si è obbligati di iniziare con una certa storia ma dove vogliamo e nel modo che preferiamo.
Nel corso dell’opera i personaggi si uniranno per completare una narrativa più complessa, che tutto sommato è simpatica e riesce a trasmettere diverse emozioni. Qui poi per spostarci avremmo a disposizione una nave, in grado di essere anche la casa del nostro gruppo in grado di condividere informazioni, momenti di felicità e anche missioni specifiche per ogni membro dell’equipaggio, perché non non li si può definire in nessun altro modo una famiglia che per cause di forza maggiore si aiutano in un momento di difficoltà.
Un RPG migliorato
L’aspetto ludico è divertente ma fa l’occhiolino al passato, e ce un contrasto di nuovo e vecchio che può far gradire i vecchi giocatori di stampo JRPG come il sottoscritto, ma far storcere il naso ai giocatori che vogliono vedere un qualcosa di nuovo. Infatti la libertà di movimento all’interno del mondo di gioco è pressoché alta, muovendosi per scegliere le mansioni come vorremmo seguirle e sopra tutto quali, perché non sarà obbligatorio andare immediatamente dalla storyline principale ( anche se sarà consigliato dal gioco).
In più potremmo avere anche missioni specifiche con realtà più intrinseche, in quanto il gruppo dei viandanti potranno far parte di una storia ben più grande. Qui si potrà vedere l’influenza di altri universi come quello di Sherlock Holmes, che il personaggio Partito Yellowil assomiglia molto almeno nelle meccaniche delle indagini, e non a caso potremmo decidere come indagare in vari contesti.
Il continente Solista è divisa in due parti con diverse isole, quindi ci saranno realtà diverse con missioni alternative con equipaggiamento differente. Non a caso potremmo in certi contesti utilizzare solamente determinate armi, con persone specifiche per il fatto che sono specializzate in alcuni settori come spadaccini, rubare oppure attaccare sulla distanza con pugnali da lancio o archi.
Un gameplay già visto
Se dal lato narrativo e mondo di gioco sia migliorato, da quanto ho notato dalle immagini e informazioni rilasciate in rete, il gameplay è rimasto pressoché immutato. In quanto i giochi a turni sono molto ricercati dagli appassionati del settore, dove si può gestire la battaglia come meglio crediamo in quanto possiamo gestire gli attacchi ( speciali e semplici), gli oggetti e molto altro in base a ciò che abbiamo ottenuto nel corso dell’esperienza in gioco.
Ma il mondo creato da Acquire permette di godersi il panorama anche nei periodi di notte, facilitando la cooperazione con i personaggi che normalmente non parteciperebbero con la storia scelta. Infatti a differenza di un mondo creato da Bioware come Dragon Age oppure Mass Effect, dove potremmo scegliere gli alleati da accompagnarci, questo non avverrà nel corso del mondo di Octopath Traveler.
Infatti durante l’esperienza non ho avuto modo di poter usufruire dei personaggi che mi sono legato di più, a meno che non dovessi scegliere principalmente quel protagonista. Asseconda di che cosa e contro chi andiamo ad imbatterci, i nostri alleati ci verranno in soccorso per far si che noi siamo degli spettatori, che partecipano alla trama ma che non modificheremmo in alcun modo in quanto tutte le vicende sono scelte dagli sviluppatori.
Questa è la via
Le Azioni di Viaggio, come viene chiamato nel gioco, non mi hanno fatto impazzire in quanto ogni personaggio ha la possibilità di poter influenzare il prossimo, qualora potessimo farlo, in modi differenti. Per esempio Hikari, lo tiro sempre fuori come il prezzemolo, può corrompere gli altri con il denaro mentre Osvald è in grado di studiare le persone per avere un idea del carattere, la storia ed esperienze del soggetto.
La differenza fra giorno e notte non è minimamente influenzabile nei personaggi in quanto, faranno lo stesso sia d giorno che di notte. L’unico aspetto che posso citare è che asseconda del momento, ogni personaggio da il meglio di se stesso per esempio Hikari di giorno è più forte, mentre Throne essendo una ladra potrà combattere meglio di notte senza problematiche.
I viaggi rapidi sono un aspetto che a me è piaciuto parecchio in quanto, ti permette di viaggiare da un punto all’altro delle città o del continente senza problemi. Anche se ce la possibilità dell’auto-salvataggio rimangono comunque le aree di salvataggio, dove potremmo gestire le avventure dei vari personaggi per capire chi preferiamo e chi no, questa caratteristica mi ha aiutato molto nel corso della recensione in quanto ho salvato in diversi punti, i vari personaggi di turno per vedere le differenze.
Ti manca un pennello per disegnare?
L’aspetto ludico di un gioco è sempre vista in un modo particolare, sopra tutto in Italia dove siamo abituati bene a differenza di altre nazioni. Spesso le localizzazioni da un paese all’altro è un problema, in quanto i diritti per le voci avvolte sono più costose in termini di soldi in quanto bisogna incaricare qualcuno, per tradurre testualmente o donare la propria voce, su un determinato progetto.
Però con Traveler Octopath 2 è andata bene in quanto è stato tradotto completamente in italiano, non ho trovato sbavature nel corso dell’opera mentre per il doppiaggio dobbiamo accontentarci del giapponese o dell’inglese. Dal lato tecnico invece mi è piaciuto in quanto, c’è un contrasto visivo che non avrei mai immaginato con i personaggi che sono abbozzati, in ricordo dei giochi degli anni 80 e 90, e il paesaggio pieno di colori e tonalità che ricordano realtà più moderne.
Anche se l’ho giocato su PS4 il titolo risulta godibile, permettendo di goderselo in 1080p e in 30 fps che non sono mai calati nel corso delle mie prove. A dirla tutta è un gioco da non sottovalutare che tutto sommato, ha una trama che diverte e passiona ma che nelle meccaniche di gioco, almeno per i miei gusti che sono un po’ particolari, diventa un pochettino difficile in quanto bisogna prenderci un po’ la mano.