Oogiri di Nisioisin – Recensione

La recensione di Oogiri
Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.

Uno scrittore, nove disegnatori. Oogiri è una delle tante fatiche di Nisioisin, conosciuto nel mondo per aver scritto i libri di Monogatari, Katanagatari, Zaregoto e la sceneggiatura di Medaka Box. Convinto dal suo editore e desideroso di mettersi alla prova, Nisio si mette a lavoro su questa antologia di one-shot da lui scritti e disegnati da diversi maestri del fumetto giapponese, tra i quali Akira Akatsuki, disegnatore appunto di Medaka Box, Takeshi Obata, famoso per le sue collaborazioni con Oba su Death Note, Bakuman e il più recente Platinum End e tanti altri artisti.

Oogiri è dunque un’antologia che contiene 9 storie diverse disegnate da 9 autori diversi nate da una serie di temi assegnata a Nisio. Per chi conosce l’autore, sicuramente saprà benissimo il suo modo di scrivere e anche di pensare, soprattutto dai discorsi in Monogatari e la mentalità dietro agli sviluppi di Zaregoto. Infatti, gli one-shot presentati da Nisio non sono del tutto estranei a queste due serie in particolare.

La ragazza nella scatola

La prima storia proposta dal volume è disegnata da Akira Akatsuki e ci parla di una situazione piuttosto singolare, ovvero quella di un adolescente ribelle che, mentre tornava a casa, si imbatte in una bambina in una scatola. Con la pioggia sempre più forte e una sorta di istinto paterno, il ragazzo prende con sé la bambina e se la porta a casa per prendersene cura, aspettando che il tempo migliori. Quando tuttavia il protagonista noterà un piccolo dettaglio nella scatola, il suo modo di vedere la situazione cambierà drasticamente…

Sicuramente, questa storia è molto affine a Monogatari, con la classica fanciulla in difficoltà e un elemento fantasy anche un po’ inquietante. Con il tema “una scatola di cartone”, Nisio si è dato da fare per proporre un racconto nel suo stile e sicuramente si nota il suo entusiasmo nel proporre questo progetto in particolare. Questa prima storia è sicuramente un ottimo inizio per il volume, che ingrana grazie a un retrogusto piuttosto dolce nella sua stesura. Akira Akatsuki accompagna perfettamente Nisio, mostrando le sue già provate doti di disegnatore riproponendo uno stile molto affine a quello di Medaka Box e più delicato rispetto a Shounen Shoujo. Purtroppo, il design della bambina non mi è piaciuto, fin troppo grezzo e piatto.

RKD-EK 9

Tramite il pennino di Takeshi Obata, Nisio ci mostra la sua risposta al tema “paradiso”, dandone una sua interpretazione tutt’altro che dantesca e molto venale. Alla fine, la vena comica di Nisio ha preso il sopravvento, mostrandoci tutta la sua ironia e capacità creative in una storia che unisce la risata alla malinconia, lasciando un senso di amarezza in bocca. Il chara-design di Obata è forse il migliore del volumetto, palesando ancora una volta il suo grande talento come disegnatore. Soprattutto le illustrazioni del paradiso mi hanno colpito particolarmente per la loro brillantezza e capacità espressiva, andando a toccare uno stile ancor più realistico del suo solito.

Fin dove potresti spingerti a uccidere?

Questa, fra tutte le storie, è la più vicina alle logiche di Zaregoto. Akihisa Ikeda, autrice di Rosario+Vampire, mette al suo servizio tutta la sua bravura nel disegnare ragazze carine, quasi “erotiche”, che con un piccolo cambio di espressione riescono a diventare mostri orribili dai quali stare alla larga. Con il tema che fa anche da titolo, lo one shot di Oogiri tratta appunto della moralità umana in modo piuttosto semplice, cercando di ricreare una scala gerarchica, simile alla catena alimentare, in modo da dare un valore a qualsiasi tipo di vita. Il tutto ovviamente sfocia in un finale piuttosto brutale e privo di senso, molto affine appunto a Zaregoto.

Hanger Strike!

Teppei Fukushima, autore di Samurai Usagi, si prende l’unico capitolo più vicino a Katanagatari, altro romanzo di Nisio. Con un design piuttosto grezzo, eppure tendente all’erotico in alcuni punti, questo one-shot è puramente d’azione, usando come tema quello delle “grucce”. Ovviamente, Nisio da buon amante dei giochi di parole ha dato una sua interpretazione alla parola stessa, che potrete capire soltanto andando a leggere le note di fine volume lasciate da Nisio stesso. In ogni caso, il capitolo si è dimostrato molto divertente e frenetico, dando quel tocco action all’antologia che comunque mancava.

Un amorevole rigattiere

Il tema “anello” è quello che vince come miglior one shot fra quelli presenti nel volume. Disegnato da Aiji Yamakawa, disegnatrice di “Stand Up!”, l’idea di base di questo capitolo di Oogiri è forse quella più interessante: un rigattiere vende ai clienti oggetti all’apparenza soprannaturali che, a seconda del loro utilizzo, potrebbero portare a effetti inaspettati… E così è stato. Seppur corta, la storia del rigattiere mi ha saputo conquistare soprattutto grazie alla sua genuinità, al suo modo di porsi e di cambiare faccia più e più volte, passando dall’inquietante, al fantasioso, al misterioso e al romantico in pochissime tavole. Questo grazie anche all’ottimo uso del chiaro scuro e dei classici retini “shoujo” della Yamakawa, che si conferma un’ottima scoperta. Questa è dunque l’unica storia che avrei davvero voluto vedere serializzata in una rivista shoujo.

Insegnami il fuorigioco

Questa è forse una delle storie più deboli, ma comunque carine. Una stupida ma indomabile ragazza che cerca di capire le regole del fuorigioco e un ormai ex calciatore che si vorrebbe lasciare alle spalle il gioco. Il risultato è comunque efficace, creando un prodotto gradevole ma con poca intensità sia dal punto di vista del design che come storia. Buon lavoro da parte di Atsushi Nakayama, soprattutto nelle scene di gioco, ma purtroppo comparato al resto dell’albo spicca molto meno.

Il desiderio che voglio si realizzi a tutti i costi e i 99 di cui mi importa relativamente

Decisamente il titolo più controverso dei nove, lo one shot disegnato da Hikari Nakamura, conosciuta per due grandi opere come Arakawa Under The Bridge e Saint Young Men, è stato fin da subito quello che più ha attirato la mia attenzione. Novantanove desideri da scartare e uno da avverare. Questa è la grande premessa che ci porta nelle pagine del settimo titolo di Oogiri. Nonostante la sua brevità, Nisio ci mostra la crudezza del suo pensiero al riguardo del poter scegliere una cosa sola, arrivando dunque a creare un dubbio talmente profondo da danneggiare la sanità mentale dello stesso protagonista, sopratuttto dopo quello che ha dovuto passare. I disegni della Nakamura reggono il peso della storia, mostrandosi molto espressivi e graficamente gradevoli, il tutto condito con un leggero tocco dark.

Non impariamo in modo triviale

Alla fine, l’ottava storia di Oogiri è forse stata la commedia che ho preferito di più dentro l’albo. Con il tema “sudore”, Nisio collabora con Mizuki Kawashita, nota per 100% fragola in una storia abbastanza bizzarra su una strana coppia di studiosi che cercano di apprendere dei concetti piuttosto strani andandoli a sperimentare con il loro stesso copro. Con degli ottimi scambi di battute e la regia delle tavole scorrevole e dinamica, lo one shot comico si dimostra all’altezza della situazione, con una situazione piuttosto divertente e dei disegni più che interessanti. Purtroppo, non so quanto potrebbe funzionare come serie, ma un 4koma di questo genere sarebbe molto gradito.

La lega dei senza amici

L’ultima storia del volume è anche quella più seria. Disegnata da Renjuro Kindaichi (conosciuto per LiarxLiar), lo one-shot si propone come una semplice chiacchierata fra due ragazze che fanno finta di sopportarsi, costringendosi ad avere delle conversazioni amichevoli spesso e volentieri sul nulla e facendo tendere il tutto su un lato comico. Alla fine, nonostante tutto, è forse quella più umana e dunque realistica delle nove storie, ponendo sul piedistallo dei problemi di comunicazione piuttosto comuni fra i ragazzi. E’ tuttavia quella più pesante da leggere e, come dialoghi sul niente, Nisio ha fatto di meglio in passato. L’unica pecca della parte grafica è l’espressione delle due ragazze, spesso troppo monotona.

E così si è conclusa questa recensione su un’ottima raccolta di one-shot di un grandissimo autore. Ho apprezzato veramente quest’idea, considerando anche quanto Nisio si deve essere divertito a scrivere nove storie diverse in completa libertà e, soprattutto, senza il limite della serializzazione. Decisamente promosso e consigliato agli amanti dello scrittore nipponico.

Autore:Nisioisin (sceneggiatura)

Akira Akatsuki/Takeshi Obata/Akihisa Ikeda/Teppei Fukushima/Aiji Yamakawa/Atsushi Nakayama/Hikari Nakamura/Mizuki Kawashita/Renjuro Kindaichi (disegni)

Formato:15×21 cm, B, 232 pp., colori
Editore:JPop
Genere:Storie
Prezzo:11.90€
Data:2017

Sull'autore

Gabriele Gemignani

Dare la propria opinione è importante. Ascoltare quella degli altri lo è anche di più, del resto, due teste funzionano meglio di una, anche se vanno in contrasto.