Poupelle della Città dei Camini – Recensione di una fiaba in chiave moderna

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Attendevo Poupelle della città dei Camini da parecchio tempo, ma sembrava che questo film non volesse arrivare. Eppure eccolo, grazie ad Anime Factory, disponibile in tutto il suo splendore su DVD e Blu Ray. Un film di Studio 4°C che sotto la regia Yusuke Hirota ha saputo mettere in scena una fiaba moderna tratta dall’omonimo libro illustrato per bambini. Perdersi in quel mondo steampunk sarà sì facile, ma non vi dovete aspettare la stessa potenza evocativa de Il Gigante di Ferro. Eppure in minima parte le somiglianze ci sono.

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In primis mi preme dire che l’edizione home video con tanto di booklet e delle cartoline è un piccolo gioiello per chi ama qualcosa capace di andare oltre il semplice film. Personalmente adoro qualsiasi cosa si trovi oltre il palcoscenico e adoro vedere i tasselli che hanno portato alla realizzazione del film stesso. Se però i gadget contenuti nella confezione sono veramente interessanti e belli, lo stesso non si può dire dei contenuti extra del DVD, che risultano essere banali e fin troppo risicati.

Contenuto del DVD di Poupelle della Città dei Camini

Torniamo però al film, che ovviamente è il vero protagonista di questo film. In una città piena di camini altissimi che sbuffano in continuazione rivoli e rivoli di fumo, il sole non sorge mai. Il sole non esiste in quella città coperta da uno spesso strato di fumo. Non esiste nemmeno la notte e non esistono le stelle. Chiunque osi cercare di scoprire qualcosa al riguardo finisce vittima dell’inquisizione e rischia di non tornare più a casa. E tra i cumuli di spazzatura nasce improvvisamente una creatura senziente, Poupelle. La creatura fa amicizia con il giovane protagonista del film, Lubicchi, che pur di lavorare finisce per trascurare gli amici e tutte le festività. La sua vita da bambino in fin dei conti non esiste più da un po’ e lui ne è consapevole. Eppure, quell’incontro cambierà letteralmente tutto.

La sceneggiatura del film è firmata da Akihiro Nishino, che ha anche scritto il romanzo originale. La trama è come al solito divisa in delle parti precise che ci permettono di capire meglio i personaggi e ciò che li spinge ad andare avanti, i nemici e tutto quel magnifico worldbuilding che incanta parecchio. Forse in certi punti si vede che la storia tende ad andare troppo veloce, ma in fin dei conti alla fine si arriva a un finale perfetto.

Poupelle della Città dei Camini

Poupelle della città dei Camini è una fiaba moderna capace di parlare ai più giovane degli ideali e dei sogni per i quali bisognerebbe lottare a tutti i costi. Tanti sono i temi trattati nell’arco de novanta minuti e tantissime sono le strade che ci si aprono davanti. Questo film racconta una storia drammatica, ma anche pregna di speranza e di desiderio di un giorno nuovo.

Al livello registico questo film è davvero semplice, ma allo stesso tempo ottimo. Le inquadrature mostrano sempre i punti importanti, senza annoiare il lettore e senza provare a fare qualcosa di veramente innovativo. Ciò che invece mi ha stupito è la resa grafica del film. La CGI mascherata con del Cel Shading funziona a meraviglia quasi in ogni frangente della storia e il tutto sembra un videogioco. A tratti infatti sembra proprio di vedere un videogioco e non un film. Il character design invece ha i suoi punti steampunk, ma anche quelli più classici dell’animazione giapponese. I tratti delicati e morbidi rendono i personaggi simili a quelli che vediamo nei giochi targati Level 5. Una piccola delizia visiva che mi ha incantato per tutta la durata del film.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".