Raw Hero #1 – Recensione

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Star Comics è pronta per mettere in commercio una nuova serie dall’autore di Prison School, Akira Hiramoto. Stavolta abbandoniamo la scuola per intraprendere un nuovo percorso in un mondo attraverso gli eroi, i villain e tutte quelle stranezze che alla fine si apprezzano. Ovviamente Raw Hero non è una classica opera di supereroi o di una scuola per diventarlo. Si tratta piuttosto di una storia drammatica in cui gli eroi sono per ora poco definiti, ma esistono e non sono come siamo abituati a vederli.

La storia di Raw Hero ruota attorno a un giovane di nome Chiaki, che vive insieme ai suoi fratelli minori e cerca in tutti i modi di mantenerli e di fargli vivere una vita senza molte preoccupazioni. Si tratta di un buon intento, ma senza un lavoro fisso e stabile è impossibile aspirare a uno stile di vita tranquillo e agiato e purtroppo Chiaki è un disoccupato che fatica a trovare un lavoro. Ogni giorno si ripromette di poterlo fare, di poter finalmente trovare un’occupazione, ma prontamente torna a casa sconfitto e ancora una volta, disoccupato. Il fratello più piccolo sogna, come tutti i bambini e il suo desiderio è quello di vivere una vita tranquilla in un grande grattacielo. Quello medio invece è un ragazzo sulle prime scontroso, ma in realtà vuole solo il bene di entrambi i fratelli.

Un giorno la vita di Chiaki viene sconvolta in modo del tutto inaspettato per lui e anche per il lettore. Durante il tragitto verso un nuovo colloqui, il giovane nota un muovo che palpa in modo piuttosto esplicito una giovane ragazza in metro. Sulle prime decide di non agire e di andare oltre, ma il senso di giustizia trionfa sul menefreghesimo e quell’azione benefica non solo si rivela inutile, ma anche controproducente per la sua vita lavorativa.

Quell’incontro è però l’inizio di qualcosa di molto più grande di lui, incentrato sugli eroi e i villain, che vivono in quel mondo proprio come delle persone normali. Come abbiamo visto altrove, infatti, esiste anche una lega speciale degli eroi dediti a proteggere il mondo, ma ovviamente non sono esattamente una Justice League oppure il gruppo degli Avengers.

Akira Hiramoto, dopo Prison School, con Raw Hero ha cambiato l’ambientazione della sua opera e anche le tematiche. Gli eroi vanno sempre di moda e stavolta potremmo trovarci davanti a qualcosa di abbastanza fresco da appassionare anche i lettori meno propensi a conoscere le loro gesta. I testi non annoiano, ma certamente non incollano il lettore come avrei voluto. Si tratta però solo del primo numero, che funziona ovviamente da apripista e bisogna dire che il colpo di scena finale ha funzionato alla perfezione creando una curiosità nel scoprire il proseguimento.

Bisogna ovviamente tralasciare alcuni concetti e pensieri logici sul come un ragazzino possa mantenere i propri fratelli ragazzini e andare avanti. Ci sono delle domande che semplicemente non devono avere delle risposte e continuare ad avere del mistero addosso.

Lo stile di Hiramoto è il solito che abbiamo già imparato ad apprezzare e che si ripresenta con la sua massima energia. Molto interessante l’uso delle inquadrature, necessarie per mostrarci anche dei momenti non adatti ai più piccolini. L’azione è mancata poi per quasi tutto il volume, ma è chiaro che l’autore non ha problemi a farci vedere tutto in modo chiaro e conciso, creando nel punto giusto le linee cinetiche. Viene sempre evidenziato il corpo femminile, che per un tratto è anche il punto focale sul quale preme Hiramoto. Sarà comunque interessante vedere l’evoluzione dei personaggi e qualcosa di più action nei prossimi numeri.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".