Reacher Stagione 3, Episodio 7: Un Uomo in Bilico tra Giustizia e Vendetta

Reacher Stagione 3
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Il penultimo episodio della terza stagione di Reacher, intitolato L.A. Story, porta la serie Prime Video a un punto di rottura. L’ex poliziotto militare Jack Reacher, noto per il suo rigore logico e la sua forza brutale, si ritrova a un passo dal commettere l’errore più grande della sua vita. Un errore che, paradossalmente, è anche la chiave di svolta della sua intera parabola narrativa.

Il Fallimento che Brucia Ancora

Tutto ruota attorno a Dominique Kohl, la giovane investigatrice che Reacher aveva preso sotto la sua ala in passato. Intelligente, determinata e con un istinto affinato per il pericolo, Kohl era destinata a un futuro brillante. Ma quel futuro le è stato strappato via brutalmente per mano di Xavier Quinn. Il senso di colpa di Reacher per non averla protetta non è mai svanito, e in questo episodio diventa il carburante che lo spinge a un gesto apparentemente insensato: assassinare Quinn davanti a un esercito di agenti federali.

Reacher non è uno sprovveduto, e sa bene cosa significherebbe un simile atto. Ma per lui, in quel momento, perdere la libertà è un prezzo accettabile se ciò significa fare giustizia per Kohl. È qui che emerge uno degli aspetti più affascinanti del personaggio: il suo codice morale non è necessariamente quello della legge. Lui non cerca vendetta, cerca equilibrio. E per ristabilire quell’equilibrio, è disposto a sacrificarsi.

Un Uomo Oltre la Logica

Nel corso della serie, Reacher è stato dipinto come un uomo dal pensiero lucido e metodico. Ma in questo episodio, le emozioni prendono il sopravvento. Questo potrebbe sembrare una contraddizione rispetto alla sua caratterizzazione, ma è in realtà un’evoluzione naturale del suo percorso. L’errore che commise anni prima nel sottovalutare la minaccia di Quinn lo ha reso ossessionato dall’idea di rimediare. Non è un freddo giustiziere senza sentimenti, è un uomo che non può perdonarsi di aver fallito nel proteggere qualcuno a cui teneva.

Ed è qui che Reacher dimostra di essere più di un semplice show d’azione: il suo protagonista non è un’entità perfetta, ma una figura fallibile, con crepe evidenti che lo rendono incredibilmente umano. Il desiderio di eliminare Quinn non è solo rabbia, è un atto di autopunizione. Eliminando il suo nemico, Reacher crede di poter, in qualche modo, chiudere una ferita che continua a sanguinare.

Il Destino Interviene

Ma il destino, o meglio la sceneggiatura, ha altri piani per lui. Proprio mentre sta per premere il grilletto, una rivelazione lo costringe a riconsiderare tutto. Grazie a un’intuizione tardiva, Reacher si rende conto che sta per cadere in una trappola più grande, una che metterebbe in pericolo non solo lui, ma anche gli agenti federali coinvolti nell’operazione. Il suo istinto da soldato prende il sopravvento, e invece di essere l’artefice della propria rovina, diventa l’unico in grado di sventare il massacro.

Questa svolta narrativa è un colpo di genio. Invece di trasformare Reacher in un uomo distrutto dal suo dolore, gli permette di riscrivere il proprio destino all’ultimo momento. La sua emotività lo ha quasi condotto alla disfatta, ma è proprio quella stessa emotività – il bisogno di proteggere chi gli è vicino – a salvarlo.

La Linea Sottile tra Giustizia e Vendetta

Quello che questo episodio di Reacher ci mostra è che la giustizia e la vendetta sono due facce della stessa medaglia. Spesso, ciò che distingue un eroe da un criminale non è il fine, ma il metodo con cui cerca di raggiungerlo. Reacher avrebbe potuto cedere al suo impulso primordiale e trasformarsi in ciò che ha sempre combattuto, ma ha trovato una via d’uscita. E forse, in quel momento, ha compreso che il modo migliore per onorare la memoria di Dominique Kohl non è con un colpo di fucile, ma con la giustizia.

Il finale di stagione promette di chiudere questa storia con il botto. Ma una cosa è certa: il Jack Reacher che emergerà da questa esperienza non sarà lo stesso uomo che abbiamo conosciuto all’inizio.

Sull'autore

Ginevra De Majo

Appassionata di serie tv e film.