Sebastien Loeb Rally Evo – Recensione

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Il mondo delle corse su quattro ruote è davvero variegato, ma tra i generi dei fuoristrada c’è sicuramente il Rally a dominare la prima posizione in ordine dell’importanza. Nonostante questo, si tratta delle competizioni adatte per un pubblico più di nicchia rispetto a Foruma 1 e simili. Nell’universo videoludico però il Rally ha un suo posto molto importate nella classifica dei giochi di corse e tra Dirt e WRC è uscito il nuovo titolo sviluppato dal team italiano di Milestone, Sebastien Loeb Rally Evo. La software house che si occupa di Moto GP, Ride, MXGP e che in passato aveva curato WRC 2 e WRC 3 non potendo più lavorare sul marchio ufficiale del Rally ha sfruttato in modo intelligente il nome del campione del mondo del rally per ben nove volte, Sebastien Loeb, uscendo con un titolo capace di competere con tutti i fratelli maggiori.

Scaldiamo i motori

Installato il gioco ci si trova subito immersi in una nube di polvere con al centro una Citroen DS3 Rally e un tasto che ci invita a iniziare la creazione del nostro team. Potremo infatti decidere la provenienza e i nomi dei due membri del nostro team e anche i colori della tuta. Un breve tutorial ci mostrerà tutte le movenze possibili e necessarie per una buona gara e lo faremo a bordo dell’auto citata poco fa, Citroen DS3 Rally Successivamente verremo catapultati a bordo di una Pegeot 106 Rallye 1.6, piccola, ma perfetta per iniziare a comprendere le meccaniche del gioco e la fisica che lo domina e soprattutto pregna di passione e ricordi per lo stesso Sebastien. Dopo le prime prove potremo iniziare con la nostra carriera oppure gettarci a capofitto in una gara veloce, ma qui c’è da fare una parentesi. Finché non acquisteremo delle auto non potremo usarle nelle gare veloci e di conseguenza è sconsigliato iniziare da questa modalità (è possibile noleggiarle, è vero, ma all’inizio saremo anche al verde).

La modalità carriera dal canto suo ha una vastità di livelli che ha dell’incredibile e si parte dal Debut, in cui potremo per l’appunto debuttare con delle gare piuttosto semplici e degli stage non articolati a Master, la modalità fatta per chi ha già masticato per bene tutte le modalità che lo antecedono. Altre modalità invece sono state inserite per deliziare il palato degli amanti del rally a tutto tondo, come ad esempio Vintage, in cui potremo pilotare le auto degli anni 70, della Class A8, B e Class 4. Un quantitativo non basso di gare potranno dare la possibilità agli appassionati di immergersi un universo rally a 360 gradi. Mancano sicuramente le stagioni e le gare alla WRC, ma senza la licenza ufficiale questo gioco ha dovuto fare a meno di molte delle feature tradizionali.

Tra le gare nella carriera c’è anche una particolare, Loeb Experience. Questa è forse la più interessante sia dal punto di vista storico sia da quello emotivo in quanto qui potremo ripercorrere alcune delle più significative tappe della vita di Loeb, che ci guiderà attraverso alcuni dei circuiti più belli e tortuosi. Queste gare ci permetteranno altresì di vincere alcune auto speciali e di utilizzarle successivamente nelle gare normali.

Nel nostro garage potremo non solo visionare le nostre auto e acquistarne di nuove dal concessionario, ma avremo la possibilità di modificare la livrea dei nostri veicoli, personalizzandone il colore e le decorazioni sulle scocche. Niente di sorprendente, ma nessuno si aspetterebbe di poter modificare l’estetica di un veicolo in un gioco di Rally.

Attenti però, perché considerare questo un simulatore avrebbe poco senso in quanto un simulatore non è. Si tratta di un gioco che ai livelli esperti potrebbe regalare qualche chicca per gli amanti della simulazione, ma le feature che lo rendono possibile sono poche. Il titolo in questione è infatti adatto a tutti, dai neofiti ai più esperti che non cercano un realismo sfrenato, ma che preferiscono il divertimento.

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Sotto il vestito niente

Un libro non si giudica dalla copertina, un film dalla locandina e un gioco? Dal trailer? Fatto sta che guardando alcuni video di Sebastien Loeb Rally Evo un utente potrebbe avere un’idea errata del gioco. Stessa cosa se si prova la demo. Questa è infatti una versione abbastanza lontana dalla qualità della release finale, che risulta essere piacevolmente migliorata. Al livello grafico non ci troviamo dinanzi a una rivoluzione nel campo automobilistico, ma risulta essere nettamente più piacevole del concorrente uscito qualche mese e i veicoli, nonostante la loro forse eccessiva brillantezza, riescono a dare il giusto senso di realismo. Interessante è la questione della polvere e del fango, che sporcherà la nostra auto fino a farla diventare di un marroncino chiaro. Con una nube di polvere che si innalzerà dietro il nostro bolide. Il pluviscolo gioca infatti un ruolo molto importante dal punto di vista della mera estetica. Vedere un torrente di fumo o neve dopo il nostro passaggio è sicuramente più gradevole di una strada vuota. Il senso di realismo non manca quindi in questo gioco, ma ovviamente lo stesso non si può dire dei fondali, che in alcuni punti sono davvero eccellenti, mentre in altri si perdono inesorabilmente in un muchio di pixel e poligoni che imbruttiscono il titolo in questione. I fotogrammi si mantengono fissi a 30 su Playstation 4, ma guardando nello specchietto retrovisore notiamo un qualcosa come 5fps. Ci saremo aspettati una maggior cura per questo dettaglio, anche se piccolo, molto rilevante in alcune gare

A dominare durante le partite sarà senza dubbio il clima che andremo a sfidare. Sarà infatti quello il principale rivale che ci si parerà dinanzi. Se durante il bel tempo sarà facile governare il veicolo sull’asfalto, non si può dire lo stesso della neve o del fango. Ogni sterzata dovrà essere equilibrata con un’accelerazione, cambio marcia e decelerazione e ogni momento dovrà essere calcolato con grande velocità e precisione. Il gioco cambierà invece se togliamo tutti gli aiuti e proviamo un percorso bagnato. Solo allora la difficoltà non sarà l’accelerazione, ma il freno. Il nostro veicoli è dominato da una fisica che eccellente dal primo minuto con il peso del bolide che ci farà andare a destra e a manca come se fossimo una grossa palla metallica su di un tavolo da bigliardo. Purtroppo su console i comandi talvolta appaiono piuttosto rigidi e mal governabili e senza una possibilità di impostare i tasti a nostro piacimento.

Durante la nostra recensione di WRC avevamo parlato del suo doppiaggio, che faceva sembrare sexy la voce automatica dei computer. Con Sebastien Loeb Rally Evo possiamo stare tranquilli perché la voce del nostro co-pilota sarà realistica e che in certi punti della strada ha dei momenti di enfasi. Altrettanto possiamo dire del doppiaggio in generale, che ci appassiona grazie a un Maurizio Merluzzo che con il proprio tono pacato ci spiegherà alcune chicche sulla storia del Rally e sulle varie competizioni e le auto. Ciò farà piacere sia ai fan di vecchia data sia ai novellini, che si avvicinano per la prima volta al mondo delle competizioni fuoristrada.

Commento: 

Sebastien Loeb Rally Evo è un titolo che non vuol innovare il genere dei giochi di ruolo e non è nemmeno un simulatore di guida. Si tratta di un ottimo gioco semi arcade adatto a tutti, dai più esperti ai novellini che non hanno mai visto una Lancia Delta. Il sistema di guida è abbastanza buono, anche se non eccellente, ma la fisica, unità al buon bilanciamento dei livelli risulta essere vincente in questo titolo Milestone. Graficamente ci troviamo dinanzi a un titolo più che gradevole e che non cerca la perfezione. 

 

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".