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Dopo il primo numero di Spider-Geddon abbiamo iniziato a vedere la ricomparsa degli Eredi e l’unione dei vecchi compagni con alcuni nuovi. Altresì abbiamo visto diversi tie in che ci raccontano le vicende intrecciate con l’evento o alcuni prequel e midquel come Superior Octopus e Spider-Gwen: Spider Ghost. Intanto il secondo numero è ormai disponibile ci ha inserito subito all’interno del conflitto che lascerà qualche vittima lungo il percorso (escludendo quelli dei vari tie in come Spider-Force) a partire da questo numero. Partiamo quindi con questo nuovo albo senza perdere altro tempo.
Otto e Miles
La guerra tra gli Eredi e il team dei ragni è iniziato e non sarà una battaglia facile. Due vittime sono ormai confermate e sono Spider-UK e Spider-Noir. Gli Eredi sembrano aver trovato una forza incredibile e la stanno usando in tutte le maniere. Intanto il team è riassemblato e abbiamo Miles Morales che non riesce a fare squadra con un sempre arrogante Otto. Superior Octopus ammette la sua colpa nell’aver liberato gli Eredi, ma nello stesso tempo incolpa anche tutti gli altri per non aver ucciso i nemici nel Ragnoverso. La discrepanza continuerà a crescere anche quando Miles vorrà riavere nel team Peter, che ha già lottato e vinto gli Eredi.
Un po’ prevedibile
La sceneggiatura di Christos Gage continua a fare faville, ma con qualche riserva. L’enorme cura per i personaggi è visibile fin da subito e ci si immerge in un mondo che lascerà parecchie crepe alla fine. Purtroppo questa storia soffre in parte di una leggera previdibilità negli eventi. Sembra infatti che conosciamo già in parte il come andrà a finire il volume e tutti i suoi particolari. Non mancano però dei momenti piuttosto commoventi e meritevoli per davvero.
La parte artistica invece è nuovamente affidata a Jorge Molina, che ricrea in modo consapevole ogni minima parte riguardante quest’albo. Una grande particolarità è stata data proprio ai ragni e alla loro fisicità. Ogni ragno è infatti differente da un altro e ovviamente farli vivere tutti sullo stesso schermo non è per niente facile. Interessante anche l’approccio alle scene d’azione, che creano il giusto pathos e che sicuramente andranno ad aumentare il proprio repertorio con i prossimi numeri.
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