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Tutti noi amiamo i cinecomics perché questi film ci permettono di vedere i nostri eroi preferiti in azione contro le forze del male. Attori in carne ed ossa che impersonano quei personaggi che hanno caratterizzato la nostra infanzia, adolescenza e che nonostante la nostra età, continuano ad accompagnarci in questo cerchio della vita. È anche vero, però, che l’ultimo decennio cinematografico ci ha regalato una quantità cosi enorme di film da creare quell’effetto di già visto. Certo, i film del Marvel Cinematic Universe divertono parecchio, ma quella formula sa di già visto e sentito. Altre aziende ci provando almeno a raggiungere quei livelli, ma non riescono nell’impresa. Quest’autunno Sony aveva tentato il colpaccio con il suo Venom e sappiamo tutti com’è finita. Per questo fine anno, però, la stessa Sony ha in serbo Spider-Man: Un Nuovo Universo, che per ora si conferma come miglior film sui supereroi dell’anno e probabilmente il miglior film su Spider-Man in assoluto.
Questo film non è solo fresco e frizzante oltre ogni limite, ma è anche emozionante e divertente come pochi altri film di questo genere riescono a essere, ma è anche parecchio delicato su alcuni argomenti. Immaginatevi di stare in una stanza piena di fumatori che incessantemente accendono l’ennesima sigaretta fumandola in pochissimi istanti. L’aria pesante e calda non vi fa più respirare e crea quella tosse fastidiosa che raschia la gola. Immaginate ora di aprire la porta di questa stanza e di ritrovarvi immersi nel verde delle Dolomiti. L’aria fresca che pulisce i polmoni saturi, il vento fresco che vi accarezza la pelle e quell’odore della natura che rilassa ogni nervo del vostro corpo teso. Ecco, questa è la sensazione che si ha guardando questo film e non mi vergogno nel dire di essermi emozionato dal primo all’ultimo fotogramma del film.
La storia di Spider-Man: Un Nuovo Universo vede protagonista il giovanissimo Miles Morales (doppiato da Shameik Moore), un personaggio creato dalla mente di Brian Micheal Bendis e le matite dell’italianissima Sara Pichelli. Il film in questione, però, è ispirato all’evento catalizzatore, Ragnoverso (Spider-Verse), che diede origini all’unione dei vari Spider sparsi nelle dimensioni parallele. Lo stesso evento che ora continua con Spider-Geddon.
Il giovane Miles è un ragazzo mezzo portoricano, figlio del poliziotto Jefferson (Brian Tyree Henry) e dell’infermiera Rio (Luna Lauren Velez). Vivendo a Brooklyn il ragazzo si è fatto un suo gruppo di amici, ma è costretto a frequentare una scuola prestigiosa dove però nessuno sembra essere molto amichevole e lo stesso Miles cerca di farsi bocciare per tornare in strada. Ammirando molto il suo zio fichissimo e un po’ solitario dal resto della famiglia, Aaron (Mahershala Ali), finisce per essere morso dal ragno radioattivo. Esatto, quel ragno cosi famoso, ma che finisce per portare troppo peso sulle spalle delle sue giovani vittime. Miles si rende lentamente conto di avere i poteri simili a quelli di Peter Parker, che nel suo universo è biondo, giovane e sposato con MJ.
In seguito ad alcuni eventi, Miles si ritrova solo con i poteri e con il proprio eroe morto. Un lutto duro da digerire, ma il piano del villain Kingpin nell’unire le diverse dimensioni ha parzialmente successo e bisogna lottare. Nel mondo compaiono altri personaggi che noi lettori conosciamo troppo bene: Peter B. Parker (Jake Johnson), che dopo più di 20 anni di servizio si ritrova divorziato, con un po’ di pancetta e la barba incolta. Oltre a lui troviamo anche Gwen Stacy (Hailee Steinfeld), Spider-Man Noir (Nicolas Cage), Kimiko Glenn nei panni di Peni Parker e il simpaticissimo Spider-Ham (John Mulaney). Questo team dovrà mettere da parte le proprie differenze e collaborare, ma non solo. Miles non è un eroe – non ancora – e non sa nemmeno usare a dovere i suoi poteri.
Dietro la produzione di questo film troviamo due menti parecchio interessanti Phil Lord e Christopher Miller. Le stesse che ricordiamo per LEGO Movie e How i Met Your Mother. La loro forza creativa è quindi parecchio alta e grazie alle ricerche e all’amore per il personaggi i due hanno tirato fuori una sceneggiatura che oserei dire “PERFETTA”. Non ci manca niente in fondo. Abbiamo i momenti drammatici, quelli comici, le scene d’azione e tantissima caratterizzazione dei personaggi. In due ore i due hanno imbastito qualcosa di straordinariamente granitico e luminoso, dimenticando dei vari cliché cinematografici e dei suoi ritmi.
I registi Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman prendono tutti i concetti realistici dei vari film e cartoni sugli eroi e marciano oltre, ricreando qualcosa di unico e geniale. Le sequenze cinematografiche diventano improvvisamente delle pagine di fumetti che stupiscono lo spettatore con un senso di nuovo, di fresco. La regia è in effetti un mix di diversi media, con un risultato finale sorprendente. Personalmente non avrei mai creduto di poter vedere delle scene action cosi vive, movimentate e allo stesso tempo fantasiose da alzarsi in sala urlando e tifando per il giovane protagonista (cosa che ho fatto solo con lo spirito ovviamente).
Visivamente con Spider-Man: Un Nuovo Universo si va verso delle vette ancora non raggiunte, lontane dal semi-realismo di Pixar Disney e dallo stile Dreamworks. Si tratta di un mix che ricorda la CGI in Cel Shading, lo Stop Motion e lo stile più tradizionale. L’effetto finale non è solo ragguardevole, ma addirittura elettrizzante e ruggente. Si tratta di un vero e proprio punto di forza sul quale Sony dovrebbe puntare anche in futuro perché molto probabilmente ha trovato quella via che le permetterà di salire sull’Olimpo dei film d’animazione. I colori accesi, ma delicati e simili all’acquerello sono la ciliegina su una torta che da sola è già perfetta cosi. Si tratta sicuramente di un film che potrebbe vincere l’Oscar come miglior film d’animazione.
Il doppiaggio ascoltato durante la proiezione stampa era quello originale e quindi vorrei evitare di parlarne per ovvi motivi. Dico solo che quando avrete il Blu Ray del film a casa, provate a guardarlo in lingua originale. La colonna sonora invece rispecchia per certi versi i gusti musicali di Miles. Parliamo di Post Malone, Nicky Minaj e tantissimi altri artisti del campo hip hop. Musiche che si sposano a perfezione con ogni fotogramma, anche con i titoli di coda.
Su HavocPoint non diamo i voti ai film, ma se dovessi farlo, sarebbe un 10 su 10. Sappiatelo e andate a vederlo il 25 dicembre.
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