Spider-Woman: Gang War – Recensione

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L’evento Gang War è stato abbastanza interessante nelle ultime pubblicazioni Marvel ed è riuscito a coinvolgere un gran numero di personaggi al suo interno. Tra questi troviamo anche Jessica Drew, alias Spider-Woman. Un personaggio che non ha lo stesso potere editoriale delle altre controparti ragnesche, ma che comunque riesce a tenerci incollati al fumetto, in questo casto proprio Spider-Woman: Gang War

La storia vede Jessica alla ricerca del figlio scomparso e di cui nessuno sembra ricordare niente. Un fatto che la porta a dubitare della sua vera esistenza. Eppure una madre alcune cose le sente e a suon di pugni e tanta incessante ricerca.

La storia scritta da Steve Foxe funziona come parte spin off di Gang War e in realtà tutta la vicenda con Hydra ha tanti sviluppi su più piani. L’autore è riuscito a dare abbastanza profondità a Jessica, ma probabilmente poteva spingere molto più il suo istinto materno, rendendo la storia un po’ più hard boiled. Fatto sta che in ogni caso quel che vediamo sulle pagine funziona.

Jessica è una macchina da guerra inarrestabile, ma per capire bene questa vicenda dovreste comunque approfondire meglio tutta la lore del personaggio.

Le matite di Eric Koda e Carola Borelli non colpiscono di certo in modo esagerato, ma fanno comunque il loro lavoro. Le scene d’azione sono ben realizzate, ma soffrono di un’eccessiva staticità in certi punti. I due tratti riescono comunque a coesistere e convivere, ma non a colpire come si deve. Devo dire però che la resa generale dei corpi ragneschi e dei nemici mi piace e non poco.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.