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Un anno fa vi parlai più volte di Sweet Paprika, una miniserie creata da Mirka Andolfo che ha avuto la capacità di irrompere nel panorama fumettistico con la sua solita forza dirompente. A distanza di un anno Star Comics ha pubblicato un nuovo capitolo di questa serie, ma che in realtà approfondisce l’universo che abbiamo visto nella sua forma principale. La particolarità però è che in realtà qui abbiamo diverse storie e ognuna di queste è scritta da uno sceneggiatore diverso e così anche per la parte artistica.
Le storie presenti in Black, white & pink. Sweet Paprika sono sei e ognuna di queste racconta uno dei personaggi importanti. Importanti, ma ovviamente non i protagonisti e per questo messi da parte per far spazio ai protagonisti. Si parla di sessualità, di sentimenti e di lavoro e tutto condito dagli ottimi personaggi, che in questo modo si scoprono in modo ancora più coinvolgente. Ovviamente aspettatevi delle esagerazioni, ma nell’universo di Paprika è una normalità.
Le storie in particolare sono scritte da Katana Collins, Kim Krizan, Steve Orlando, Stepan Sejic, Mirka Andolfo, Luca Blengino. Autori di grande fama che hanno prestato la propria penna per delle narrazioni veloci, ma appassionate, con dei dialoghi mai noiosi e mai tediosi. La parte artistica invece è firmata da Xong Bros., Elisa Ferrari e Gabriele Bagnoli, Emilio Pilliu, Retsu Tateo e Otto Schmidt. In questo caso lo stile parla da solo per ogni artista, il cui tratto troneggia in quella determinata storia. Personalmente da amante di Otto Schmidt non ho potuto che amare quell’ultima storia in cui l’autore mette in scena uno spettacolo particolarmente comico in cui i dettagli sono tanti e le espressioni facciali hanno quelle giuste movenze talmente particolari da affascinare.
Ovviamente il difetto di questo albo è proprio la presenza di tutte queste storie, che in realtà sono dei frammenti. Bisognerebbe leggere questo volume solo dopo la fine della serie principale e un piccolo disclaimer non sarebbe sbagliato.
Dopo le storie i fan troveranno alcune cover variant di quegli stessi disegnatori presenti nell’albo e qualche altra chicca fatta esclusivamente per i più appassionati. Dettagli che rendono il volume perfetto per una una collezione.