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Erano anni che non mettevo le mani su un racing game di impronta arcade “kartistica”. Purtroppo per questo genere, però, riuscire a differenziarsi nettamente dal capostipite, Mario Kart, non è mai semplice. Ma se c’è una cosa che questo gioco può vantare di aver ottenuto, è una certa identità.
Will to Fi… run!
Tra le varie modalità di gioco quella che più di tutte mi ha stupito è stata sicuramente la “modalità storia”. Questo era l’ultimo gioco in cui potevo aspettarmela. Il tutto si apre in modo simile a numerose altre avventure del porcospino blu: Sonic è con i suoi amici, ed ecco apparire una nuova sfida/nemico. Questa volta si tratterà di Dodon Pa (niente dragon ball reference) un misterioso e nuovo personaggio che inviterà i nostri amici a partecipare ad un grande torneo. Proprio Dodon Pa sembra essere colui che ha costruito le auto che Sonic e co. useranno in questo titolo. In tutto ciò, però, non dimentichiamoci che ci sarà anche il dottor Eggman tra i partecipanti, e quando Eggman è nei paraggi…
La campagna vi impegnerà probabilmente per poco meno di una decina d’ore. Questa è strutturata in capitoli, ciascuno composto da un determinato numero di livelli. Corse singole, gran premi e svariati minigiochi ci attenderanno. Inoltre ogni livello avrà diversi obiettivi (come “arriva primo al traguardo”) che ci faranno sbloccare stelle e/o chiavi, queste ultime ci apriranno strade “segrete” per nuovi livelli.
Gotta go fast
Come ho già anticipato in apertura, in questo genere è difficile distaccarsi troppo dai canoni generali dettati da Mario Kart. Team Sonic Racing non è da meno, fondamentalmente il gioco consiste in una gara su tracciati particolari e pericolosi con auto (o kart) che viaggiano a velocità folli, sabotandosi l’un l’altro con oggetti da tirarsi addosso o lasciarsi alle spalle come trappole (oggetto rappresentato in questo titolo dai Wisp). Insomma, fin qui ci siamo, ma tutto il resto è quasi tutta farina del sacco di Sumo Digital. Innanzitutto, la presenza della parola “team” nel titolo è giustificata più che mai. La più grande delle novità qui presente è proprio la gara “a squadre”. Oltre alle corse in singolo, infatti, è stato introdotto questo nuovo tipo di sfida in cui “cooperazione” è la parola d’ordine. I tre membri di un team (ricordate Sonic Heroes?) possono aiutarsi in diversi modi: ad esempio, scambiando o richiedendo Wisp, che saranno poi in versione potenziata; oppure con la meccanica della fionda, che permette ai membri della squadra di seguire una scia, lasciata da chi tra i tre è in testa, che aiuta ad ottenere un breve turbo; per finire, poi, accumulando varie azioni di squadra si riempirà una barra che, una volta piena, garantisce l’utilizzo di un “super turbo”.
Inoltre, altra cosa che ho molto apprezzato è stata la possibilità di modificare i veicoli dal punto di vista estetico e prestazionale, cambiando parti o verniciature. L’unica pecca sta nel fatto che le suddette modifiche siano ancora fin troppo limitate. Per esempio, le verniciature non permettono di scegliere un colore qualsiasi ma solo set specifici di 4 colori tra cui, poi, scegliere quelli che ci interessano e, se due o più determinati colori che vorremmo utilizzare su un veicolo non sono presenti nello stesso set, ci sarà ben poco da fare.
Follow the rainbow
Tecnicamente Team Sonic Racing sembra essere un prodotto ben confezionato al netto di qualche piccola criticità. Graficamente è un titolo molto valido: i tracciati sono belli sia da vedere che da percorrere; le vetture, invece, sono stupende da vedere e, in alcuni casi, anche ben dettagliate; I modelli poligonali dei personaggi, infine, sono al limite della perfezione per i miei gusti, il Sonic di questo gioco non ha nulla da invidiare al Sonic di una qualsiasi delle diverse serie animate. E come lui, lo stesso discorso si può applicare a ciascun altro personaggio. Anche sulle musiche c’è ben poco da discutere: in questo titolo si è scelto di puntare sulla nostalgia, affiancando alle nuove composizioni altre che, se conoscete il porcospino blu, sicuramente riusciranno a toccarvi qualche corda.
Per quanto riguarda le criticità, invece, riguardano per lo più il framerate che, purtroppo, non sempre riesce ad essere granitico e questo potrebbe risultare molto fastidioso nei casi in cui un calo al momento sbagliato rovinerà un’ottima prestazione. Ma fortunatamente, fino ad ora a me non è capitato.