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Ci sono remastered e ci sono REMASTERED. Insomma, edizioni da rigiocare solo per il puro gusto di tornare bambini oppure rigiocare dei titoli sapendo che intorno c’è tutto un mondo da scoprire. Avendo spolpato l’appena uscita Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection vorrei parlarvene senza peli sulla lingua. Inizio quindi con dire che si tratta forse della miglior collection mai realizzata e che tutte le collection devono essere così. Tra l’altro, vi consiglio di recuperare anche il nuovo gioco, Shredder’s Revenge.
Personalmente ho un amore quasi adolescenziale verso le TMNT e mentre qualcuno ricorda Zelda o Mario come primi titoli giocati, io ricordo proprio quel Teenage Mutant Ninja Turtles III Project Manhattan. Un giocone allucinante per i tempi e che mi fece scoprire questa fantastica serie veideoludica. Ovviamente ero già un lettore dei fumetti e un avido spettatore della serie animata, ma il videogioco era una vera e propria chicca per me. Dopo il terzo capitolo recuperai un po’ tutto ciò che c’era da giocare e ritrovarmelo oggi sulla mia amata PS4 è stato un bel colpaccio. E no, non sto piangendo, mi è solo entrata una katana in un occhio.
Ovviamente non vi parlerò di tutti i titoli presi singolarmente, perché non ne varrebbe la pena. Piuttosto preferisco focalizzarmi sull’esperienza generale, che in fin dei conti è la cosa più importante in assoluto. Anche perché i titoli sono tanti e spesso non portavano quelle differenze di gameplay incredibili. All’interno della collection troverete comunque:
- Teenage Mutant Ninja Turtles (Arcade)
- Teenage Mutant Ninja Turtles: Turtles in Time (Arcade)
- Teenage Mutant Ninja Turtles (NES)
- Teenage Mutant Ninja Turtles 2: The Arcade Game (NES)
- Teenage Mutant Ninja Turtles 3: The Manhattan Project (NES)
- Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters (NES)
- Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters (SNES)
- Teenage Mutant Ninja Turtles: Tournament Fighters (SEGA Mega Drive)
- Teenage Mutant Ninja Turtles 4: Turtles in Time (SNES)
- Teenage Mutant Ninja Turtles: The Hyperstone Heist (SEGA Mega Drive)
- Teenage Mutant Ninja Turtles: Fall of the Foot Clan (Game Boy)
- Teenage Mutant Ninja Turtles 2: Back from the Sewers (Game Boy)
- Teenage Mutant Ninja Turtles 3: Radical Rescue (Game Boy)
Ogni capitolo ha una sua storia, che però seguirà sempre lo stesso copione. Le Tartarughe scopriranno il piano malefico di Shredder e del suo clan del piede in tv o da qualche altra parte simile. In seguito cercheranno in tutti i modi di annientare il nemico andando a scontrarsi con tutti i villain della serie e inseguendo sempre il capo supremo, con il quale si scontreranno alla fine in una battaglia all’ultimo sangue.
Bisogna dire subito che inserire tutti questi capitoli è stata una scelta saggia e funzionale, ma alcuni potrebbero far storcere il naso ad alcuni. I capitoli usciti sul vecchio Game Boy sono quelli più poveri dal punto di vista del gameplay e anche grafico, ma restituiscono comunque una sensazione retrò senza precedenti. Gli altri capitoli reggono ancor’oggi lo scorrere degli anni e personalmente ho adorato ogni livello di quel Project Manhattan con il quale sono letteralmente cresciuto.
Ebbene, cosa rende questa Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection migliore di tutte le altre? Beh sicuramente la quantità di cose inserite al suo interno. Quando andrete a scegliere il gioco ad esempio, potrete giocare alla versione USA o a quella Giapponese. Ricordo infatti che le due versioni differiscono in alcune cose e potrebbe essere una bella scoperta giocare la versione giapponese del proprio gioco preferito. Ovviamente per ogni gioco ci sono i vari potenziamenti che renderanno l’esperienza più fruibile anche ai più deboli di cuore e la cosa più interessante è la modalità Walkthrough. Scegliendo questa modalità andremo a guardare una partita perfetta, ma potremo comunque entrare nel gioco in qualsiasi istante. Inutile dire che c’è anche la possibilità di fare il rewind, come fu per la Disney Afternoon Collection (ma in fondo il team di sviluppo è lo stesso).
Questo già basterebbe per un acquisto sicuro, ma non è tutto.
Nel menu c’è la parte dedicata ai contenuti extra, come accade con il cinema per dire. Non si tratta solo di qualche schizzo in 2d, no. Gli sviluppatori hanno osato, hanno tentato e ci sono riusciti. Davanti a noi si aprirà un vaso di pandora da esplorare. Avremo le sceneggiature in lingua originale (con delle traduzioni) di ogni gioco. Potremo quindi scoprire come è stato sviluppato il level design e il game design e anche le stesse tartarughe. Ogni titolo avrà un suo mucchio di documenti da leggere. Oltre questo ci saranno le fotocopie delle confezioni originali e di tutti i manuali di gioco, ma non è finita. I fan potranno trovare tutta la documentazione riguardo i quattro fratelli come ad esempio le scene delle serie animate, le cover dei fumetti, le musiche originali, le pubblicità d’epoca e così via. Si tratta di un piccolo tesoro che mette questa collection al podio senza se e senza ma.
Certamente, alcuni titoli sono più belli degli altri. Alcuni titoli sono dannatamente ostici e mi chiedo ancora come facessi a giocarli senza difficoltà da piccolo. La grafica è quel che è, ma è il naturale scorrere del tempo per un gioco datato. Potrete comunque giocarlo con degli amici, come si faceva un tempo grazie a più pad collegati alla console.
Insomma, che vogliate tornare ragazzi oppure scoprire un pezzo di storia videoludica, questa Teenage Mutant Ninja Turtles: The Cowabunga Collection fa sicuramente a caso vostro.