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All’Electroinc Entertainmnt Expo di quest’anno una delle software house in grande spolvero è stata inopinabilmente Dontnod che, tra una pletora di nuove IP mostrate nel corso della fiera, ha presentato in modo del tutto inaspettato lo spin-off di Life is Strange The Awesome Adventures of Captain Spirit:esperienza breve, intensa e completamente gratuita che ci introduce all’ormai imminente Life is Strange 2 in uscita ufficialmente il 27 settembre.
Grandi poteri…
Mettendo da parte le vicende di Maxine e Chloe che si sono concluse con il prequel sviluppato da Deck Nine “Before the Storm“, ritorniamo tre anni dopo a Beaver Creek, in Oregon, durante il periodo natalizio. Abbandonando le problematiche adolescenziali che affliggevano le nostre due care protagoniste, la software house francese ha effettuato un radicale cambio di rotta all’età pre-puberale facendoci immedesimare nei panni del piccolo Chris Eriksen, trasferitosi nelle campagne dell’Oregon insieme al padre Charles, in cerca di ritrovare una spensieratezza fanciullesca anzitempo perduta a causa della dipartita della madre.
Questa nuova avventura grafica ci permette di vivere dalla prospettiva di Chris un’esperienza straordinaria nella triste e deprimente quotidianità che lo circonda grazie alla sua irrefrenabile fantasia che lo porta a compiere con grande temerarietà le gesta dell’indomito Captain Spirit, supereroe in grado di affrontare con la sola forza di volontà ogni forma di malvagità che affligge la terra con le vicende trattate, che come ormai da tradizione, si evolveranno a nostro diletto perseguendo determinate scelte in grado di modificare seppur lievemente il susseguirsi degli eventi di un sabato mattina davvero “strano”.
Possiamo notare sin dal primo istante che a livello principalmente di gameplay non sono state fatte tante innovazioni seppur emergono alcuni miglioramenti dell’interfaccia grafica che rendono, per gli amanti del genere ed in particolare del franchise di Life is Strange, il tutto più immediato e più dinamico grazie anche ad un ambiente di gioco decisamente più ricco di oggetti interagibili e che addirittura, in modo del tutto avulso rispetto alle precedenti iterazioni, elargisce una totale libertà a noi giocatori nel completare le varie “missioni” assegnate che in linea generale oltre a rappresentare un miglioramento tecnico del team di sviluppo evidenzia anche, a livello narrativo, la curiosità del nostro protagonista di esplorare, analizzare e contemplare l’ignoto.
…grandi responsabilità
Il perfetto connubio di atmosfera e di narrazione che Dontnod ha da sempre inequivocabilmente elargito a noi fruitori si ripresenta elevato all’ennesima potenza anche in questo spin-off grazie anche ad una colonna sonora ben curata e perfettamente calzante del talentuoso cantautore statunitense Sufjan Stevens, che riesce a farti immediatamente empatizare non solo con i personaggi ma soprattutto con le tematiche trattate che, seppur fortemente stereotipate ed ampiamente discusse in ambito videoludico e non solo difatti riescono a lasciarti una “vuotezza d’animo” ricolmabile solo ed esclusivamente con l’uscita del prossimo capitolo.