The Grinch: Christmas Adventures – Recensione – Tornare bambini è facile

Cover di The Grinch: Christmas Adventures recensione havocpoint
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In ambito della letteratura d’infanzia ci sono molti autori che potremmo tutti citare che in un certo qual modo hanno influenzato la nostra infanzia. Eppure difficilmente troverete una persona che non conosce il caro buon Dr. Seuss. Certo, forse non lo conoscono tutti di nome, ma basterebbe nominare la sua opera più importante per farci tornare in mente il periodo più magico dell’anno, il Natale. Si tratta del caro buon Grinch, che dopo aver visto luce in diverse forme in televisione e al cinema, torna a invadere i nostri schermi per rubare il natale. Oppure per regalarcelo. Personalmente con The Grinch Christmas Adventures sono riuscito a tornare ancora una volta bambino e a divertirmi in certi punti in modo spontaneo.

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Ammetto di adorare il personaggio creato da Seuss e di apprezzarlo in tutte le sue forme, ma il libro resta sicuramente la sua forma ideale.

Non mi aspettavo un gioco dalle grandi pretese e in fondo non potevo averle visto che dietro lo sviluppo c’erano i ragazzi di Outright Games. Lo studio caratterizzato da una grande facilità nel completare i giochi, ma qui vorrei togliere un sassolino in loro difesa, viste un po’ di critiche al riguardo. Il loro target sono bambini e pre adolescenti, non degli omoni di 20-30 anni che cercano l’ennesimo gioco fatto per il loro gusto di sfida.

The Grinch Christmas Adventures è quindi un’avventura senza trope pretese. Di quelle che prendi e completi nel giro di un pomeriggio, ma che ti lascia alla fine della partita un piacevolissimo aroma di natale e di felicità. Una piccola chicca che ho apprezzato non poco è la presenza dell’audiolibro del Grinch all’interno del gioco. Inizialmente questo serve per far capire al giocatore a iniziarlo alla missione principale, ma successivamente, a partita terminata, cambia tutto. Negli Extra sarà possibile trovare l’intero libro, che letto in modo magistrale farà vivere questa magnifica e dolce storia ai più piccini.

The Grinch: Christmas Adventures

Questa è una caratteristiche che personalmente non sottovaluto, visto il target al quale è rivolto il gioco e che perfino io mi sono divertito parecchio ad ascoltare tutto il libro con tanto di illustrazioni originali a farci da compagnia.

In pochissime parole però, posso dirvi che la storia del gioco narra le avventure di Grinch, una creatura che detesta il natale. Lo detesta come poche altre cose e detesta anche i Chi-Non-So, che vivono felici nel loro villaggio, festeggiando ogni anno la festa del natale. Allora un’idea malefica balena in testa al Grinch, che decide di rubare il natale a tutti, per non sentire i canti, non vedere le risate e per sentirsi più a suo agio.

Ciò che andrete a vivere è un platform semplice e lineare in cui andrete a scegliere dapprima il livello e poi andrete a completarlo. Niente di difficile e soprattutto con la guida vocale sarà impossibile non capire cosa fare o dove andare. Ogni cosa vi sarà messa su un piattino e data in pasto. Il gioco in fondo è veramente facile e un giocatore di una certa età lo finirà senza alcun problema. Un bambino invece si troverà a vivere un’avventura tanto semplice, quanto divertente e bella.

Il suo problema è la mancanza di una vera progressione. I nemici saranno simili dall’inizio alla fine e così anche tutte le meccaniche. Si salta, si lancia la corta e si schivano i nemici. Altresì è possibile nascondersi negli armadi, sotto i tavoli o i letti mentre si svaligiano le case dei Chi-Non-So. Oltre a queste però ci troveremo ad avere altre piccole mosse, che serviranno per rifare i vecchi livelli e prendere tutti i pezzi dei puzzle.

The Grinch: Christmas Adventures

Quest’ultimi sono necessari per la progressione con i livelli. Prima di un determinato livello infatti, verremo chiamati a risolvere un puzzle, che ovviamente crescerà in difficoltà andando avanti con la partita. Per tutta la vostra avventura vi serviranno circa quattro ore, mentre per il completamento al 100% al massimo cinque.

Purtroppo il livello grafico non splende come dovrebbe e i livelli soffrono di un design piuttosto piatto e povero. I fondali soprattutto, potevano essere più curati e fantasiosi, trattandosi di un’opera per bambini a tema natalizio. Invece è come se la pigrizia si fosse impossessata degli sviluppatori. I dettagli del protagonista sono però veramente piacevoli da vedere e così anche del suo fidato cagnolino.

Insomma, si tratta di un gioco che consiglio senza alcun’ombra di dubbio a chi vuole giocare con i propri figli o chi desidera rivivere l’essere bambini.

una scena del gioco The Grinch: Christmas Adventures

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".