The LEGO Movie 2: Videogame – La recensione

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Mi è capitato casualmente 6 anni fa di giocare al mio primo titolo targato LEGO, che al tempo fu Marvel Superheros e fu amore a prima vista. Ormai ho perso il conto dei titoli legati al mondo LEGO , che giocai e finii ma non mi sono perso d’animo a giocare e a recensire The LEGO Movie 2: Videogame.

Premetto che non ho ancora visto il film e non so se le sequenze viste nel gioco, siano le medesime della controparte cinematrografica. Nel caso in cui abbiate visto il film e giocato al titolo, fatecelo sapere con un commento. Vi rimando inoltre alla recensione del film d’animazione.

The LEGO Movie 2: Videogame

Quegli antipatici alieni invasori

Ambientato cronologicamente dopo agli avvenimenti del primo capitolo, vivremmo i panni di Emmet e Lucy. I due vivono una vita tranquilla a Bricksburg aiutando la popolazione come possono, insieme a Batman, che mi chiedo ancora adesso perché abbia deciso di lasciare Gotham City per arrivare qua ma va be.

Tutto cambia quando gli alieni Duplo atterrano vicino alla cittadina, già abbastanza scossa dai recenti avvenimenti. Qua Emmet preso dalla curiosità andrà a fare visita gli alieni, ma riceverà un caloroso benvenuto.

Per quanto sia un prodotto rivolto ad un pubblico prettamente giovane, è adatto per essere giocato da chiunque perché offre un tipo di comicità, un tipo di gameplay divertente e la possibilità di creare tantissimi oggetti in puro stile Lego.

Quel gameplay già visto

Probabilmente è la parte più divertente del titolo, ma al tempo stesso ha delle meccaniche di gioco già viste e ripetute e di conseguenza è il suo tallone d’Achille. Forse anche per il fatto che non ha subito grosse differenze dai titoli precedenti, se non qualche aggiunta che ha reso il titolo particolarmente interessante.

Il fatto di essere un titolo in terza persona con un simil open world, rende il mondo di gioco quasi totalmente aperto. Per almeno la durata della storia il mondo di gioco è come se fosse un corridoio, non si può girovagare per il mondo come si potrebbe fare in un Skyrim o in un Horizon.

Inizialmente avremo a disposizione solo Lucy ed Emmet, i quali non hanno abilità specifiche se non delle sequenze di video apposite, che saranno fondamentali ai fini della trama. Ovvio che il giocatore preferirà un personaggio o l’altro, perché hanno modi di fare differenti nel muoversi e nel relazionarsi ai problemi, ai personaggi e al mondo circostante.

Come ad esempio la realizzazione degli oggetti da utilizzare in gioco come un trampolino, per saltare più in alto, o creare un getto d’acqua per spegnere uno o più fuochi, sono fondamentali per risolvere i rompicapi presenti all’interno del titolo.

Come si ottengono questi oggetti? Semplicemente aiutando gli abitanti della città, come ad esempio Batman. Quest’ultimo ci darà all’inizio della storia una mappa e uno schema per le costruzioni, in grado di poter generare tutto quello che ci serve per risolvere gli enigmi, come ad esempio un generatore per ricaricare determinati oggetti.

The LEGO Movie 2: Videogame

Tanti mattoncini Lego

Il bello del titolo, così come per tutta la serie, è la possibilità di cercare e trovare i mattoncini che ci aiuteranno a creare gli oggetti sopra citati. In che modo potremmo recuperarli ? molto semplicemente distruggendo qualsiasi cosa che possa essere distrutto, quindi il mondo di gioco è parzialmente distruttibile.

Determinati oggetti potranno essere distrutti per raccogliere, oltre ai mattoncini, anche tutte le monete di gioco riscattabili dallo store interno del titolo. Quest’ultimo nel corso dell’avventura, ma principalmente alla fine, ci consentirà di sbloccare personaggi giocabili in gioco, ma solo dopo aver completato il titolo, e le parti scambiabili del corpo dei protagonisti.

Si avete letto bene potremmo letteralmente cambiare ogni singola parte del corpo dei personaggi giocabili. Potremmo letteralmente mettere un vestito rosa sul corpo di Batman, cosa che personalmente non ho fatto ma ho notato che all’interno dei componenti è presente questa possibilità.

Mi piace vincere facile

Una caratteristica che ho apprezzato nel titolo, che non è una novità per la serie, è la possibilità di avere dei mezzi di trasporto. Nel corso dell’avventura potremmo avere diversi mezzi, più o meno utili a seconda dell’utilizzo del quale avremmo bisogno.

Perché all’inizio dell’avventura avremmo a disposizione un gatto gigante meccanizzato, in grado di portarci il più velocemente possibile da una missione all’altra sul pianeta. Mentre per spostarci da un pianeta all’altro avremmo bisogno di un’astronave, in grado di spostarci all’interno della galassia.

I mezzi di trasporto sono estremamente utili nel spostarci, ma non ho avuto la possibilità di modellarli a mio libero piacimento. Mi spiego; alla fine del titolo ho cambiato le varie parti del corpo dei personaggi, per riadattarli ai miei gusti personali, ma per i mezzi di trasporto no e questo secondo me è un vero peccato.

Quei modelli già visti

Se da un lato la comicità del titolo è estremamente bella, divertente e appagante non solo negli sketch ma anche nei combattimenti e degli enigmi, non si può dire lo stesso per la grafica.

Se togliamo il fatto che hanno leggermente migliorato il comparto visivo rispetto all’ultimo titolo del mondo Lego, il gioco non ha fatto passi molti passi in avanti verso l’evoluzione. Le musiche sono molto carine e mi sono piaciute, l’unica pecca secondo me è che l’intro del gioco, che come al solito non si può saltare e diventa noiosa quanto una domenica d’agosto.

Nel titolo è presente un doppiaggio quasi totalmente in inglese, ma state tranquilli le conversazioni sono ridotte all’osso. Per quasi la totalità del titolo si comunicherà a gesti, versi e a vignette nelle quali sono scritte le frasi dei personaggi che conversano, mentre il comparto generale audio in gioco è molto bello e i combattimenti hanno la giusta tonalità appassionante.

Sull'autore

Giacomo Lambertini

Cresciuto con pane, videogiochi e fumetti cresce con una voglia smisurata di raccontare ciò che più gli appassiona a chiunque.