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Aprile segna il ritorno delle storie di League of Legends: dopo Hextech Mayhem e Ruined King, Riot Forge si affida a “Digital Sun”, sviluppatore dell’ottimo Moonlighter, per presentarci un nuovo capitolo nell’affascinate e sfaccettata Lore del mondo di Riot games.
Dopo il rhythm game nella regione di Piltower e l’RPG classico a Bilgewater, è ora variare ancora con un Action RPG ambientato nello scintillante regno di Demacia.
Rivoluzione Magica!
Il marmoreo e austero regno, luogo costruito a seguito della devastante Guerra delle Rune, vive ora una profonda ostilità nei confronti della magia. Per arginare la minaccia delle creature magiche e per garantire la sicurezza della capitale, è stato istituito il corpo dei Cercatori di Magia (i Mageseekers), maghi autorizzati a cacciare e imprigionare i propri simili.
Tra loro troviamo Sylas di Dregbourne, un giovane orfano reclutato per la sua innata capacità di percepire la magia altrui. Durante una caccia scopre di saper anche assorbire la magia e causa un incidente, venendo quindi ritenuto troppo pericoloso dagli stessi Mageseeker e imprigionato per ben 15 anni.
Durante la lunga detenzione, riuscirà a fare amicizia con Luxanna Cronwguard, aristocratica della città che cela grossi poteri magici. Una volta guadagnata abbastanza fiducia da poterla avvicinare, riuscirà a rubarne i poteri e a scatenare una sommossa.
Nel tumulto, qualcuno ne approfitterà per uccidere il re di Demacia, Jarvan III, e la colpa cadrà sul già bistrattato Sylas che, dopo un difficile scontro con Garen, capo delle guardie e fratello di Lux, riuscirà a guadagnare la tanto agognata libertà, aiutato anche da un suo vecchio maestro tra i cercatori.
Ormai fuggiasco e solo, si unirà suo malgrado ad un gruppo di sparuti ribelli guidati da Leilani, una giovane combattente che si è occupata di dare un rifugio di fortuna agli evasi dalle prigioni demaciane.
Per quando la sete di vendetta di Sylas sia grande, un solo uomo non è in grado di assaltare una città e sarà proprio Leilani ad offrirgli uno scopo alternativo, aiutare gli altri maghi a sfuggire ai cercatori.
Dapprima riluttante, Sylas accetta questo nuovo compito con l’intenzione di ottenere nuovi e potenti alleati e, un giorno, vendicarsi.
Assaggia le mie catene!
The Mageseeker si presenta come un Action RPG molto basico, con un richiamo ai picchiaduro a scorrimento di una volta.
Le armi di Sylas sono le stesse catene che lo hanno tenuto tanto a lungo prigioniero e sono costruire in Petricite, un particolare minerale in grado di incanalare la magia e che fungono da estensione per i suoi poteri.
Durante combattimenti, il parco mosse a disposizione è sostanzialmente standard: il protagonista possiede un attacco leggero e uno pesante, che possono essere combinati, una schivata e, più avanti nella storia, la possibilità di usare delle pozioni di cura.
La meccanica più interessante, però, deriva proprio dall’uso delle catene: con un tasto sarà possibile ancorarsi ed avvicinarsi ad un nemico per colpirlo oppure, se si tratta di un nemico con poteri magici, sarà possibile rubarne l’abilità e utilizzarla.
Una volta padroneggiata, questa meccanica sarà la vostra migliore amica e, durante gli scontri, vi ritroverete a rubare e ad usare le magie più disparate: dalle classiche palle di fuoco a campi elettrici, da esplosioni oscure a lame di vento in grado di colpire tutti i nemici, senza dimenticare scudi e rigenerazione della salute.
Sarà possibile rubare solo un’abilità alla volta e con un certo lasso di ricarica per nemico (più o meno lungo in base alla potenza della magia) ma lo scopo sarà cercare di sfruttare tutti i nemici dell’area per poterli colpire a turno con gli incantesimi dei propri alleati.
Gli elementi base della magia sono 6 e si contrappongono a coppie, come il classico ghiaccio/fuoco. Un mago di fuoco sarà debole al ghiaccio e resistente alla sua stessa magia e viceversa, con un sistema abbastanza semplificato ma funzionale nel caos delle battaglie.
Sylas sarà inoltre grado di “ricordarsi” della magia e sarà possibile riutilizzarla in seguito infondendola nella petricite, sfruttando però il proprio mana, che si ricarica colpendo i nemici.
L’esercito si espande!
I livelli di cui si compone la campagna del titolo sono tutti più o meno lunghi ma decisamente lineari.
Gli obiettivi sono ben chiari e si tratterà per lo più di raggiungere la fine del livello superando semplici enigmi ed eliminando quanti più avversari possibile. I combattimenti si svolgono in aree chiuse da cui si uscirà solo sconfiggendo tutti i nemici.
Piccole deviazioni permetteranno di trovare risorse da spendere per i miglioramenti di Sylas e i tanti documenti collezionabili che raccontano le storie delle persone più o meno comuni che popolano Demacia e del loro rapporto con questa caccia ai maghi.
Sarà possibile trovare e liberare anche dei cuccioli di Ala d’Argento, delle sorte di piccoli grifoni, ed altri maghi ingiustamente imprigionati.
Liberare questi ultimi avrà un impatto non solo sul karma di Sylas, ma anche sull’accampamento dei ribelli.
Il rifugio costruito da Leilani funge da hub centrale: sarà possibile scegliere quale missione svolgere dal tavolo di guerra oppure interagire con i maghi liberati, alcuni dei quali saranno dei veri e proprio comprimari e contribuiranno ad aumentare il potenziale di Sylas.
Leilani, ad esempio, è in grado di infondere nella petricite gli incantesimi copiati da Sylas per poterli riutilizzare in battaglia, e Rukko, un giovane fabbro in cerca del fratello, potrà utilizzare le risorse raccolte nei livelli per potenziarne le catene.
Più prigionieri saranno liberati, più l’accampamento crescerà, anche visivamente, fino ad aprire nuove aree abitative e nuovi negozi. Una manciata di maghi (uno per elemento) potranno essere inoltre sfruttati per eseguire spedizioni secondarie e riporteranno ulteriori risorse e uomini all’accampamento. Potranno anche accompagnarvi nei livelli e forniranno delle abilità passive, che si potenzieranno sempre più liberando altri prigionieri.
Catene pixelose!
Visivamente, il titolo si presenta con una grafica in Pixel Art molto convincente.
I vari ambienti sono ben diversificati e caratterizzati, contrapponendo la luminosa e scintillate Demacia alle più tetre e soffocanti prigioni.
Anche i nemici e le creature saranno tutti ben riconoscibili e gli effetti delle varie magie sono puliti e meno confusionari di quanto si possa pensare, ottima cosa soprattutto nei combattimenti, quando bisognerà essere il più precisi possibile nel rubare ed usare le abilità.
Pixel Art presente anche nei pochi filmati e nei modelli dei personaggi durante gli scambi di battute nei dialoghi, tutto rigorosamente doppiato e tradotto in italiano.
Buono anche il comparto sonoro con delle ost originali che si sposano bene con le ambientazioni e gli accadimenti.
Tiriamo le somme!
L’avventura si completa al 100% in una quindicina di ore, divise tra missioni principali e secondarie dove liberare prigionieri e sopravvivere ad ondate di nemici. Sarà possibile anche rigiocare i livelli per poter trovare i collezionabili mancati ma, una volta finiti, non ci saranno motivi che vi spingeranno a riprendere in mano il titolo.
La parte RPG è ridotta al minimo e consiste sostanzialmente nel potenziare i parametri di Sylas e decidere quali magie equipaggiare.
Una buona aggiunta al titolo sarebbero stati dei livelli extra come arene di combattimento o perfino delle gare di velocità dove sfruttare le abilità di movimento di Sylas che, a parte in sporadici punti nei livelli, non vengono praticamente utilizzate.
Per quanto potrebbero risultare inutili delle ulteriore ricompense (data la quantità enorme di risorse ottenibili dalle missioni) avrebbero potuto sbloccare qualche skin per Sylas o per il rifugio ed ovviare ai DLC a pagamento.