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Un altro drammatico e assurdo incidente si è verificato negli Stati Uniti, a dimostrazione del pericolo rappresentato dalla proliferazione delle armi da fuoco. Un bambino di 9 anni ha sparato e ucciso sua sorella di 13 anni a Monroe, nel Mississippi, in seguito a una banale disputa per un controller di videogiochi.
Stando a quanto riportato dallo sceriffo Cecil Cantrell a WTVA, i fatti risalgono a sabato 17 marzo. La sorella maggiore si è rifiutata di dare il joypad al suo fratellino, e costui le ha sparato alla testa. Il proiettile ha attraversato il cervello della ragazza. La loro madre era in un’altra stanza dove stava preparando la cena ai figli.
La 13enne è stata trasportata in condizioni gravissime in un ospedale di Memphis, nel Tennessee, ma è deceduta poche ore più tardi. “Ha solo nove anni”, ha detto lo sceriffo. “Immagino che lo abbia già visto in televisione o nei videogiochi. Ma non so se sapesse esattamente cosa avrebbe fatto. Non posso rispondere, so che è una tragedia”.
Nel frattempo, è in corso un’indagine che dovrà stabilire come il fratello sia riuscito a procurarsi un’arma da fuoco.