Ultraman: Rising – Recensione – I Kaiju come non li avete mai visti

Alcuni personaggi nati nel passato potrebbero non avere un senso al giorno d’oggi. Vuoi per una narrazione diversa, vuoi per i suoi messaggi o anche solo per il design. Ultraman: Rising, insegna qualcosa di diverso. Il film d’animazione diretto da Shannon Tindle e disponibile sulla piattaforma Netflix prende un classico personaggio del Tokusatsu e lo trasporta nel presente. Ovviamente nel farlo cambiano parecchie cose e cambia anche l’intera struttura narrativa, emotiva e di caratterizzazione.

Se volete scoprire la storia del Tokusatsu, comprenderne ogni minimo dettaglio e vedere le opere più importanti allora vi consiglio di leggere il saggio scritto da Massimo Nicora e pubblicato dalla casa editrice La Torre.

Scena del film d'animazione Ultraman: Rising disponibile su Netflix
Ultraman: Rising disponibile su Netflix

Colpisce fin dal primo istante lo stile grafico adottato dalla casa di produzione Industrial Light & Magic, che in passato ha lavorato su tantissimi prodotti Disney e LucasFilm. Uno stile che attinge dalle grandi immensità della CGI, ma senza scimiottare il realismo delle altre case di produzione, ma pensando a qualcosa di proprio e originale. Una scelta che andrebbe premiata e che Netflix sembra adottare per le sue opere di maggior successo.

Abbiamo quindi uno stile caratteristico che mischia il realismo dell’acqua alle figure super deformed, ma capaci proprio per questo di parlare in modo ancora più semplice al pubblico. In fin dei conti, si tratta comunque di un libro adatto per bambini, oltre che per gli adulti. La fotografia coloratissima rende infatti subito chiaro il target di riferimento e così anche la presenza di un kaiju puccioso e caruccio.

Il tema della paternità lo abbiamo già visto parecchie volte e quindi tutta la trama potrebbe tranquillamente sembrare pilotata già dopo i primi trenta minuti. Eppure questo non ci impedisce di emozionarci davanti a dei personaggi così autentici e divertenti. L’unico vero appunto che si potrebbe muovere alla storia è quella di rappresentare la società giapponese alla stregua di quella americana. Troviamo infatti dei personaggi che agiscono in modo fin troppo occidentale, ma insomma, non bisogna cercare il pelo nell’uovo.

Ultraman: Rising con ultraman e il piccolo Kaiju
Ultraman: Rising

Ultraman: Rising è un film piacevole che vi farà trascorrere qualche ora con un personaggio umano e per questo non privo di difetti. Non sarà infatti difficile simpatizzare per lui, comprendendo le sue motivazioni, ma ovviamente anche quelle del padre.

Nella sua semplicità, un film di questo genere parla a tutti. In modo diverso e utilizzando due linguaggi diversi, ma comprensibili dal pubblico di riferimento.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.