Unity #2 – Intrappolati da Webnet – Recensione

Unity
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Ogni casa editrice ha un suo team di eroi che operano per il governo o meno a favore dalla terra e della sua sicurezza. La Valiant ovviamente ha il suo team chiamato Unity, di cui già vi aveva parlato Luigi. La squadra di questa casa editrice raccoglie non solo gli eroi di diverse epoche, ma anche nazioni e credo e tutto ciò rende la sua struttura originale e interessante, come lo sono anche le missioni e le particolarità burocratiche che vengono affrontate (vi ricordate l’one-shot The Valiant?). Entriamo quindi nel secondo capitolo del team, che dovrà affrontare un nuovo villain e fare il punto della situazione nel volume Intrappolati da Webnet.

Il sacrificio

Le missioni di un gruppo di eroi non sono mai semplici, questo è palese. Stavolta però non è facile per niente in quanto non si ha a che fare con un villain comune, ma con uno che sfrutta il web per espandere la propria rete e invadere il mondo. Abbiamo tutti qualche volta pensato (forse) che sarebbe una figata avere un backup di se stessi da qualche parte con una macchina per le clonazioni e di poter resuscitare nel caso qualcosa dovesse andare storto. Ebbene questo pensiero è stato reso possibile da un vecchio scienziato di Silk. Questi ha creato una propria rete di controllo e saranno tre membri di Unity a contrastarlo per via principale, NinjaK, Eternal Warrior e X-O Manowar. Un team composto da tre individui totalmente diversi e con degli ideali diversi. Per Aric, il sacrificio degli umani è accettabile se serve per sconfiggere il mandante, per gli altro no. Saranno fatte però delle scelte difficili da comprendere a tutti, ma giuste e il sangue di molti innocenti verrà versato.

Il bilancio

Il secondo numero di Unity, Intrappolati da Webnet, termina in un modo interessante, facendoci capire che ci saranno altre comparse del villain. Successivamente abbiamo un intero capitolo che troveremo anche in X-O Manowar #2 L’arrivo di NinjaK. Matt Kindt conduce il gioco in modo veloce, magistrale e senza fronzoli. Non ci sono dei momenti in cui la storia diventa meno tesa e importante o addirittura piena di filler. Abbiamo ogni tassello al posto giusto, con i dialoghi sviluppati bene su tre linee psicologiche differenti dei tre eroi, che non sono esattamente Batman e Robin o Iron Man e Captain America.

Alle matite abbiamo invece CAFU, che abbiamo visto nell’universo Marvel e che continua a regalare delle belle emozioni anche in Unity. Il tratto un po’ classico permette una visione simile del fumetto, ma che poi si sposa bene con la sua tipologia e la tipologia di eroi che va a descrivere. Spazio ad alcuni primi piani sui volti espressivi e delle scene d’azione migliorabili sotto parecchi aspetti. In linea generale si tratta di uno stile semplice e senza fronzoli, con alcuni alti e altri bassi, ma questi non minano la bellezza dell’opera generale.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.