Ushio e Tora Perfect Edition 3-12 – Recensione

Ushio e Tora Perfect Edition
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Ushio Aotsuki vive con il padre in un piccolo tempio buddista. Un giorno, mettendo in ordine il magazzino del tempio, inciampa in una botola mai vista prima, la apre e… s’imbatte in colui che stravolgerà completamente la sua vita: un demone dalle sembianze di tigre imprigionato nei sotterranei da ben cinquecento anni! Messo alle strette dalla situazione, il ragazzo si arrischia a liberarlo… Riuscirà a tenergli testa?

Opinioni e Commenti

Finalmente, il manga Ushio e Tora disegnato da Kazuhiro Fujita entra nel vivo dell’azione, facendoci scoprire tutto il suo potenziale inespresso dei primi due volumi. Un susseguirsi di battaglie incredibilmente veloce con altrettante storie secondarie all’apparenza fatte per riempimento, ma che creano una base per gli avvenimenti successivi. Con il suo stile in continua evoluzione, Ushio e Tora tocca vertici sempre più alti del grottesco, mostrando al pubblico l’enorme estro creativo dell’autore per quanto riguarda soprattutto gli yokai e le altre creature.

Dopo i primi volumi ricchi di storie autoconclusive, anche se interessanti, Ushio e Tora prende finalmente il largo facendoci assaporare tutta la sua particolarità, con una storia lineare ma intensa, soprattutto grazie alla presenza continua di scontri particolarmente entusiasmanti e di doppie tavole ben studiate che aumentano il pathos delle dinamiche. La narrazione, dunque, riesce a spiccare il volo grazie anche all’evoluzione del rapporto fra Ushio e Tora, sempre più decisivo nei confronti degli avvenimenti e decisamente umano (nonostante Tora sia – beh – un demone).

L’abbandono dell’egocentrismo, l’abbraccio delle relazioni

Una pecca la posso ritrovare in Ushio, che nonostante le prove affrontate e le persone incontrate non è ancora riuscito a sbocciare come personaggio, rimanendo legato alle sue caratteristiche iniziali. Questo sua mancanza dal lato caratteriale, fin troppo semplice, viene però messa in ombra dalla sua evoluzione in quanto a “guerriero”. Per fortuna, nonostante sia un battle shonen di vecchio stampo, l’autore ha avuto il buon senso di concentrarsi più sulla narrazione che sulle fasi riempitive tali quelle degli allenamenti, creando semplicemente spezzoni interessanti e brevi, utili a far maturare il protagonista dal punto di vista fisico. Persino la “battaglia” più mentale che altro contro la lancia poteva essere trattata meglio, più sul lato personale di Ushio che quello relazionale con tutte le ragazze che aveva aiutato.

In quanto al cast, in questi dieci volumi Ushio e Tora si arricchisce senza però scadere nella banalità o nella povertà di contenuto, creando un set di personaggi secondari e antagonisti eterogenei e, presi a parte, anche ben sviluppati. Personaggi come i Kamaitachi, Sekimori la tomboy (la mia preferita) e così via sono state aggiunte essenziali per l’economia della serie, nonostante i personaggi già presentati nei primi volumi siano stati trattati molto bene, soprattutto Asako, che riesce sempre di più a farsi spazio nel cuore del protagonista.

L’oscurità giapponese

Nonostante il suo target sia indicato a un pubblico prevalentemente in giovane età, Ushio e Tora spinge molto su un lato dark piuttosto pesante, complice della bellezza effettiva dell’opera. I mostri, oltre a essere chiari riferimenti alla mitologia e cultura giapponese, sanno anche dimostrarsi piuttosto grotteschi nell’aspetto ed efferati nel comportamento. Incidenti aerei, banchetti con i cervelli delle persone, rapimenti di bambini…

La maggior parte dei temi di ogni mini-saga potrebbe far discutere parecchia gente sul target vero e proprio del fumetto, ma sinceramente ho apprezzato questo suo modo di osare, infischiandosene di qualsiasi contesto e creando un’atmosfera degna di questo nome. L’autore, che l’anno scorso era giunto in Italia con la Star Comics, si rivelò sorpreso del fatto che nel nostro paese si apprezzasse così tanto il suo manga, ma per quanto esotico possa essere per noi, un’opera fatta bene merita sempre la lettura. E questo, decisamente, è il suo caso. Per quanto concerne i disegni, mi sento in dovere di fare delle considerazioni riguardanti le doppie tavole presenti per lo più negli scontri: graffianti come non mai e ben disegnate, nonostante lo stile molto sporco e cupo dell’autore, danno una marcia in più alle battaglie, dando una forte componente estetica.

Commento finale

Questi primi 12 volumi di Ushio e Tora non hanno deluso per niente, anzi, hanno confermato l’ottima qualità del prodotto che, nonostante i suoi piccoli difetti, rimane una grande lettura atipica e intrigante.
Un ottimo modo per fare un battle shonen.

Autore:Kazuhiro Fujita
Editore:Star Comics
Genere:Shonen, Action, Fantasy
Prezzo:8.00€ (cad. 1)

Sull'autore

Gabriele Gemignani

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