WRC 8 – Recensione

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WRC 8 è l’ultima creazione della serie realizzata dal team Kylotonn per Playstation 4, Xbox One e PC per tutti gli amanti del campionato massimo di Rally. Non nascondo il fatto che è una saga che è riuscita nel corso degli anni a strapparmi tante ore di gioco, ma non per questo non sono presenti dei difetti e nel corso della recensione ne parleremo con calma.

Quelle tante e troppe modalità

Per quanto la fase a Stagione sia ben curata nei tracciati, nelle auto da competizione e dall’aspetto paesaggistico non si può dire lo stesso del reparto Carriera.

Le due modalità sono due facce della stessa medaglia, perché quando avvieremo per la prima volta una carriera o stagione verremo catapultati all’interno di un auto, senza poter effettuare delle modifiche alla vettura o alle opzioni di gioco e quest’ultimo ci dirà “forza guida e dicci come settare le opzioni“.

Finito il primo giro di controllo il gioco ci mostrerà una schermata, da modificare a nostro piacimento, se le opzioni scelte sono di nostro gradimento. Finito questo passeremo alla fase della scelta del campionato e qui si fa interessante e differente l’una dall’altra ( ma sarà anche una delle poche differenze).

Il gioco ci chiederà se iniziare il nostro campionato dalla fase junior, il campionato di serie più basso, oppure fare colpo su un importante contratto che ci catapulterà nella massima serie. Qui dipende molto dal giocatore cosa fare, personalmente ho preferito fare colpo su un contratto perché era una novità del gioco la quale non era presente nei precedenti capitoli.

La stagione sta per cominciare

Scelto il team con cui lavoreremo ci si presenterà per la prima volta, una schermata voltasi alla gestione più completa del team. C’è talmente tanta carne sul fuoco al primo avvio che mi sono domandato “e adesso che cavolo faccio?“.

Togliendo al fatto che l’immersione all’interno del team è completo, non si può dire che non potremo gestire letteralmente ogni cosa del nostro lavoro, ho trovato questo aspetto un po troppo dispersivo perché ci sono, secondo me, troppe novità in una volta sola.

Dovremo stare attenti al nostro meccanico, più sarà abile quest’ultimo e maggiori saranno i miglioramenti sulla vettura e sulle sue riparazioni. Ma l’esperienza non si limiterà esclusivamente al meccanico di turno, ma dovremo stare attenti anche alla parte social, degli sponsor e molto altro.

Nella sezione della carriera è presente anche la modalità per gli allenamenti e degli appuntamenti, da sottoporre al pilota in un apposito calendario. Qui dovremo impostare come organizzare il nostro lavoro, da quando allenarci, quando migliorare le prestazioni dell’auto e occuparci dei social, fino ad arrivare alle gare affettive del campionato.

Gare un po troppo realistiche

Conclusa la parte novità presente unicamente nella sezione Carriera, da qui sarà pressoché identico da una all’altra sezione. Per quanto i tracciati siano estremamente divertenti e riescono a mantenere alta la concentrazione, non riesco però a tirarmi indietro nell’effettuare una critica.

Nel corso di una gara mi è capitato di prendere un dosso troppo velocemente, e sono stato scagliato in avanti effettuando un salto. Dove sono atterrato? sulla pista? ma neanche da vicino l’ho vista, e sono atterrato letteralmente sul pubblico.

E il gioco come penalità mi fa ripartire a due metri di distanza, come nulla fosse successo e mi da 9 secondi di ritardo ed è stata una cosa che mi ha lasciato perplesso. Se fosse successo una cosa del genere nella realtà sarei stato squalificato, o peggio, ma nel gioco non è presente una caratteristica similare e mi domando quale impatto avrà sui giocatori più giovani perché il PEGI presente nel titolo è il 3.

Durante le gare ovviamente da come potete aver capito un pilota non è perfetto, perché può sbagliare una curva e travolgere involontariamente qualcuno, o semplicemente perdere il controllo del mezzo ( che avviene spesso).

Se capita che andiamo fuori dal tracciato, o che effettuiamo degli errori, subiremo solo dei ritardi in gara che andranno ad influire sul tempo finale. Quindi capiterà spesso, o alcune volte asseconda dell’abilità del giocatore, che utilizzeremo il tasto dal menu “ricomincia“.

E qui è presente un inghippo, come in altri giochi realizzati da Milestone abbiamo una limitazione nel ricominciare le gare che dipenderà dalla difficoltà. Maggiore sarà alta la difficoltà minori saranno i Rewind, e i tempi dei piloti avversari si alzeranno drasticamente.

L’aiuto pilota che non ti aiuta

Il secondo pilota non è altro che una persona che ti da delle indicazioni, non farà nulla di più e Milestone lo ha reso poco reattivo e poco modificabile, perché dico questo?

Nei precedenti WRC potremo dare una nazionalità al nostro secondo, fargli parlare una lingua straniera oppure farci aiutare da quest’ultimo. Qui si è voluti limitare una persona che legge su un foglio il percorso del tracciato, nulla di più.

L’unico che veramente ti aiuta nel corso delle gare sono i meccanici, che ripareranno l’auto nel caso subisca dei danni ma questo andrà ad influire sul tempo. Quest’ultimo è essenziale per gareggiare perché, se ritarderemo subiremo un’ammonizione e partiremo svantaggiati.

I meccanici e tecnici fantastici

I meccanici sono estremamente utili per assestare il nostro veicolo, potremo modificarlo fino ad un certo punto per una questione di tempo, di attrezzi e di ingenio dei meccanici.

Potremo migliorare le prestazioni delle pinze dei freni, delle sospensioni fino ad arrivare alla scelta delle gomme se scegliere quelle dure piuttosto che le morbide, divise da strada o da sterrato fino ad arrivare a quelle adatte alla pioggia.

Potremo migliorare le prestazioni della vettura non solo durante le competizioni, ma anche dalla base operativa nel caso della Carriera. Dovremo sostanzialmente cercare meccanici e tecnici per la nostra vettura dal mercato del gioco.

Piccola parentesi se volessimo cambiare scuderia potremo farlo solo a fine contratto, ovvero a fine stagione, non prima e questo mi sembra corretto verso la casa che ci permetterà di correre e di lavorare.

Le tante modalità

Le modalità principali sono la carriera e la stagione, ma non si limitano soltanto a queste due perché sfogliando il catalogo potremo scegliere in molte altre sottoclassi, in una gestione ben curata all’interno del titolo.

Potremo scegliere le gare libere che ci permetterà di gareggiare in un determinato tracciato, con una determinata auto che normalmente non scegliamo e scegliere le condizioni meteorologiche. C’è anche la sezione multigiocatore che ha due modalità divise distintamente fra gara libera e una sottospecie di carriera più semplificata.

Mi sono incuriosite due novità abbastanza particolari, la prima è la sezione allenamenti che aiuterà ai nuovi giocatori di conoscere le meccaniche di gioco, oppure cambiare aria dalle solite modalità.

La seconda particolarità è la modalità libera che ci permetterà, di guidare in diverse zone del mondo da un paesino della campagna, un villaggio su una montagna fino ad arrivare in cima ad una scogliera.

Tutto condito dal scegliere le condizioni meteorologiche, come sereno o nuvoloso, correre di notte o di prima mattina e con quale scuderia divertirci. Queste ultime due modalità sono veramente interessanti, ma a fini a se stesse e quando avvieremo il gioco ci si presenterà una schermata singolare.

Di fronte a noi avremo dinanzi la sezione Pilota che ci verranno descritte, tutti i dati di ciò che facciamo all’interno del titolo dal quale auto prediligiamo, quante ore di gioco facciamo fino ad arrivare quanti km percorsi in gioco. Oltre a questo avremo sui rispettivi lati della schermata, sinistra e destra, le modalità più utilizzate che fungeranno come scorciatoie.

In ogni caso le animazioni dei visitatori, della sicurezza, della stampa e degli altri piloti sono piuttosto povere perché quando correremo veloci tutti esultano, mentre se siamo i più lenti nessuno dirà nulla.

Ce un animazione in più quando vinciamo dove sono tutti in festa, perché abbiamo vinto ma nulla di più e sarebbe stato bello vedere altri 2 o 3 video in più, per dare vivacità al titolo che si dimostra essere un po carente.

Sull'autore

Giacomo Lambertini

Cresciuto con pane, videogiochi e fumetti cresce con una voglia smisurata di raccontare ciò che più gli appassiona a chiunque.