Zheros – Recensione

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La scena videoludica italiana sta pian piano prendendo piede e cerca di farsi strada nell’olimpo degli indie più di spicco. Zheros fa la stessa identica cosa. Sviluppato da un team totalmente italiano (precisamente siciliano) e ci riporta nei ricordi degli anni 80 con un picchiaduro a scorrimento più che irriverente.

Lanciato il gioco ci si mostrerà un menù semplice  con qualche scelta di impostazioni e poi la modalità storia, dopo aver scelto se giocare in singolo o in compagnia (localmente) e il vostro personaggio, un piccolo video ci spiega che un cattivone di turno è pronto a distruggere il mondo e noi, da bravi supereroi, siamo pronti a salvarlo con tutte le nostre forze. Niente di particolare, ma quanto basta per farci venire la voglia di massacrare chiunque ci si metta davanti la nostra strada. Partito il gameplay vero e proprio è impossibile non ritornare ai fasti delle vecchie sale da gioco. Zheros è semplice, frenetico, veloce e tattico quanto basta. Ogni quadro è strutturato in vari corridoi e con varie ondate di nemici, le possibilità di combo sono molte e, andando avanti nella storia e facendo progredire il nostro personaggio le varie possibilità aumenteranno spropositatamente. I primi livelli li digerirete molto facilmente, ma preparatevi perchè il gioco andando avanti sarà disposto a farvi imprecare la maggior parte dei santi disponibili sia a difficoltà normale e ancor peggio a difficile. La regola principale in Zheros è andare avanti, come e in che tempistiche sta a voi, l’unica cosa che cambia è il vostro grado al termine di ogni livello, il giusto per aumentare il livello di sfida per i perfezionisti.

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Botte ben viste.

A farci vedere le mazzate che diamo per tutto il gioco ci pensa un comparto grafico pulito, curato e capace di non essere eccessivamente scarno, alcune lacune persistono come per esempio qualche calo di framerate e alcune ambientazioni che vengono ripetute eccessivamente e che vi fanno vivere alcuni momenti di deja vu. Ciò che sicuramente manca e si sente parecchio sono i 60 frame al secondo, sicuramente una mancanza profonda per un titolo action che però possiamo in parte giustificare dai costi necessari per un ottimizzazione richiesta come quella per i 60 frame al secondo che, per un team composto da sole sei persone, avrebbe davvero allungato di molto lo sviluppo e di conseguenza l’uscita del titolo. Resta comunque graficamente molto carino e sicuramente ci permette di premiare, se non a pieni voti, il lavoro svolto da Rimlight. L’offerta proposta dal team italiano vi terrà impegnati per circa 5/6 ore, una durata ragionevole che va ad allungarsi a dismisura se volete finire il gioco con il massimo dei voti e delle stelle, certo la ripetitività alla lunga si fa sentire, ma vista la possibilità di potenziare il proprio personaggio e di migliorare le proprie abilità vi faranno chiudere temporaneamente un occhio andando a regalarvi qualche ora in più di gioco.

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Destro, sinistro, gancio e via!

Ciò che ci ha sicuramente più convinto di Zheros è il sistema di combo e, più in generale, il sistema di combattimento, che nonostante sia accessibile da tutti nasconde al suo interno molte sfaccettature più che complesse. Innanzitutto le combo, seppur non sono moltissime, sono in grado di mettere in difficoltà la riuscita a chiunque e sanno dare la giusta soddisfazione al loro compimento. Anche la stessa uccisione dei nemici è in grado di dare un ottimo feedback dei colpi sferrati e lascia quel giusto gusto nel vedere quei piccoli robottini distruggersi in mille pezzi  e con le giuste tempistiche e prove vi troverete pian piano a diventare dei veri maestri nel concatenamento di combo riuscendo a fare dei veri e propri spettacoli ed proprio qui che Zheros da il meglio di se e convince su tutti i fattori, portandovi a riprovare più e più volte per imparare una combo e riuscire a portare il moltiplicatore a livelli folli!

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Incrediboy!

A darvi la giusta nota per passare un po’ più di tempo immersi nel mondo di Zheros ci pensa la modalità cooperativa offline. Tale modalità è molto divertente, seppur risulti eccessivamente sbilanciata per quanto concerne la difficoltà. Giocare Zheros in due è davvero la parte più intrigante del titolo riusciendo a mischiare molto bene la competizione e la cooperazione tra i due giocatori, i personaggi che si possono scegliere sono 2, uno maschio e l’altro femmina, forse un po’ pochi per gli standard attuali. Una mancanza abbastanza evidente è l’impossibilità di proseguire un salvataggio avviato in singolo nella modalità multigiocatore richiedendo necessariamente l’utilizzo di più slot di salvataggio, certo, niente di grave ma pur sempre una mancanza. A completare l’opera ci pensa un comparto audio che fa il suo lavoro abbastanza bene, le musiche sono orecchiabili anche se alla lunga risultano monotone, e anche gli effetti sonori sono riprodotti bene e danno una buona immersione nel mondo futuristico di Zheros.

 

Zheros è un titolo immediato, fresco e da prendere senza troppe pretese. Il fatto che sia un’opera italiana non può che farci piacere ma non è solo una questione di patriottismo, il gioco è davvero un buon titolo capace di divertire e farlo senza troppi pensieri. Certo alcune lacune ci sono e magari si poteva migliorare in alcune cose come per esempio i 60 frame al secondo, ma rimane un gioco godibile e ben studiato che sarà in grado di accontetare sia le nuove leve e sia i giocatori più nostalgici. Se gli action sono un genere che vi attrae molto, non ci sono scuse, Zheros è in attesa di entrare nella vostra console.

Sull'autore

Andrea Spina

Già da piccolo mangiavo biscotti a 8 Bit, l'amore per i videogames si è espansa in me tramite il Sega Mega Drive, attualmente continuo a coltivare la mia passione principale affiancata a quella dei giochi di società.